Prosegue l'altalena dei dati Covid in provincia di Frosinone. Dall'inizio della settimana l'incidenza per 100.000 abitanti un giorno sale e l'altro scende.Ora è a 495,81. I nuovi casi sono 322, un dato simile al giorno precedente (-4) e non troppo dissimile da quello del 7 maggio (314). Il tasso di positività si mantiene sul 17%, mentre i ricoverati crescono da 56 a 57. Nessun decesso segnalato.
La giornata
Dei 332 nuovi positivi, Cassino ne conta 42, quindi Veroli 23 e Ceccano 22, Ferentino 13, Frosinone 12, Anagni 11, Isola del Liri e Monte San Giovanni Campano 10, Boville Ernica e Sora 9, Roccasecca e Vico nel Lazio 8, Cervaro e Sant'Elia Fiumerapido 67, Arpino, Broccostella, Fiuggi e Piedimonte San Germano 6, San Giovanni Incarico, Serrone e Torrice 5, Ceprano, Patrica, Pontecorvo e Ripi 4, Esperia, Morolo e Villa Santo Stefano 3, Atina, Castro dei Volsci, Colle San Magno, Coreno Ausonio, Fumone, Pescosolido, Piglio, Pignataro Interamna, San Giorgio a Liri, Settefrati, Sgurgola, Strangolagalli, Supino, Trivigliano e Villa Santa Lucia 2, Alvito, Amaseno, Arnara, Ausonia, Campoli Appennino, Castrocielo, Colfelice, Gallinaro, Paliano, Pastena, Pofi, San Donato Val di Comino, San Vittore del Lazio, Sant'Andrea del Garigliano e Vallecorsa 1.
L'andamento
In questa settimana si contano 2.076 contagiati a una media giornaliera di 346. A sabato scorso erano 2.116 a 352,66 di media, il calo, dunque, è dell'1,89%. Negli ultimi sette giorni i casi sono stati 2.365 a 337,85 di media. Rispetto ai sette precedenti (2.418 e 345,42 di media) si ha una lieve contrazione, nell'ordine del 2,19%. Rispetto ai quattordici giorni precedenti (3.638 e 519,71 di media) la diminuzione è del 34,99%. A ventuno giorni (3.211 e 458,71 di media) la discesa è del 26,34%. Al 16 aprile (3.913 e 559 di media) è meno 39,56%. In questa prima metà di maggio i positivi sono 4.783 a 341,64 di media. Parlando di medie, siamo sui livelli più bassi del 2022. Solo a dicembre con una media di 200,96 ci sono stati meno casi nell'ultimo periodo.
Gli indicatori
Terzo rialzo settimanale dell'incidenza per 100.000 abitanti. Tuttavia, per il secondo giorno di fila si mantiene sotto quota 500 con 495,81. Sabato scorso, l'incidenza erra a 506,92. Da allora al massimo si è toccato i 533,75 martedì e un minimo di 490,57 l'indomani. Per trovare un valore inferiore occorre retrodatare la ricerca al 5 marzo con 488,05. Il tasso di positività da tre giorni si mantiene intorno al 17%, ieri al 17,75% ma su un numero di tamponi identico al giorno precedente (1.814). La media della settimana è al 16,05, più bassa di quella del periodo precedente, archiviato al 17,41%.
I ricoverati e i guariti
Crescono di un'unità i ricoverati per Covid nei reparti ordinari, che passano da 56 a 57. Sempre zero, invece, la voce nelle terapie intensive. A maggio oscillano tra i 64 del primo giorno del mese a 55. I guariti sono 493 il che porta il totale settimanale a 4.555, ma il Covid, saliscendi dell'incidenza Il dato Leggero rialzo del dato che, però, si mantiene sotto quota 500. Tasso di positività sempre intorno al 17% I nuovi contagiati sono 322 con 493 negativizzati, nessun decesso. I ricoveri ordinari passano da 56 a 57 dato è influenzato dal valore di mercoledì, 1.984, contenenti dei recuperi.
Le varianti
L'Istituto superiore di sanità, il ministero della salute e la fondazione Kessler pubblicano il nuovo report sulla prevalenza delle varianti in Italia. Tutte le 1.745 sequenze ottenute per le analisi sono riconducibili alla variante Omicron, così distribuita 93,83% BA.2, 3,52% BA.1, 0,47% BA.4, 0,41% BA.5 e 0,07% BA.3. Nel Lazio sequenziati 109 campioni, di cui 104 di BA.2 (95,41%), 3 di BA.1 (2,75%) e 1 di BA.3 e BA.5 (0,92%). Lo studio evidenzia che la predominanza di Omicron virtualmente l'unica variante circolante nel nostro Paese: «In questa ultima indagine, BA.2 rappresenta il 93,83% tra le varianti Omicron. Quest'ultimo risultato è in linea con quanto riportato in altri Paesi europei e non. Il numero di casi attribuibili a BA.4 e BA.5 è in crescita in diversi Paesi». La conclusione è «l'ormai assoluta predominanza della variante Omicron nel nostro Paese, e in particolare del sotto-lignaggio BA.2».