Un drago del folklore romeno. Balaur è il nome dell'operazione condotta dai carabinieri ad aprile 2021 con tredici ordinanze di custodia. Ieri, davanti al gup del tribunale di Frosinone Antonello Bracaglia Morante si è tenuta l'udienza preliminare. Decisi quattro rinvii a giudizio, mentre sono state avanzate le richieste di condanna nei confronti di chi ha operato la scelta del rito abbreviato. Queste le proposte del pubblico ministero: sei anni e quattro mesi per il leader, colui dal quale ha preso il nome dell'operazione, Ioan Dragos Dragusanu, 40 anni, romeno, quindi cinque anni e quattro mesi per Riccardo Iori, 23, quattro anni e otto mesi per l'altro romeno Omar Lungheu, 42, quattro anni e quattro mesi per Angelica Iori, 29, e Cristian Constantin Joia, romeno, 34, e tre anni per Simone Iori, 39, tutti di Ferentino.

Per loro la discussione delle difese è slittata a fine giugno. Rinvio a giudizio per l'udienza del 26 settembre davanti al giudice monocratico Aurora Gallo per Emanuele Ansideri, 35, Alessio Francesco Salvadego, Simone Roberto, 30 anni, tutti di Ferentino, e Francesco Scarsella, 44, di Alatri. Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Mario Cellitti, Tony Ceccarelli, Marco Maietta, Giampiero Vellucci, Armando Pagliei e Alessandro Loreto. Secondo le accuse, raccolte dai carabinieri della compagnia di Anagni, Dragusanu avrebbe gestito non solo la principale piazza di spaccio di Ferentino e le altre affidate ad altri soggetti (in modo particolare nel Nord della Ciociaria ma anche sul litorale di Civitavecchia), ma anche la prostituzione praticata da due romene.

Le indagini hanno interessato un intervallo di tempo che va da luglio 2019 a novembre 2020. Nel mirino, dunque, lo spaccio di sostanze stupefacenti (cocaina, crack, hashish, marijuana), anche se poi l'attenzione si è spostata anche sulla prostituzione sull'asse attrezzato tra Ferentino e Frosinone. La droga era nascosta in alcuni anfratti e monitorata attraverso le telecamere in luoghi, comunque, costantemente presidiati da vedette. Per chi non pagava gli acquisti di droga scattava l'estorsione. Contestate centinaia di cessioni di stupefacente, per una quantità complessiva stimata in circa 800 grammi tra cocaina e crack. Nel corso dell'operazione sono stati sequestrati circa 50 grammi di cocaina, 20 di crack e di hashish, 11 flaconi di metadone e 10 grammi di marijuana.