«È nato tutto per caso, non sono nata con la passione per i fiori ma sono sempre stata una bambina creativa e poi un'adolescente alla quale piaceva tutto ciò che era scenografico». Katia Santamaria, floral design di Cassino, si è raccontata nel salotto de "L'ora solare", trasmissione di Tv2000 condotta da Paola Saluzzi. La professionista è già stata ospite di altre trasmissioni, da anni concorrente e finalista nel concorso di fiori organizzato nella settimana del Festival di Sanremo proprio nella città ligure.
Una delle eccellenze della città e del territorio che riesce con i fiori a raccontare delle storie fantastiche.
La sua attività si trova in pieno centro e da anni è il punto di riferimento per eventi, cerimoni e giorni speciali. Anche un semplice bouquet realizzato da Katia dona un sorriso a chi lo riceve, e le sue creazioni arrivano lontano. «È partito tutto da qui, dalla passione per i colori, gli allestimenti - ha spiegato alla Saluzzi - In realtà in famiglia nessuno aveva questa passione e io ormai faccio questo lavoro da vent'anni».
«È un lavoro meraviglioso bellissimo per i clienti che entrano nei negozi, ordinano e portano via - evidenzia la conduttrice - ma è molto faticoso per chi si trova dall'altra parte». «A volte non si comprende, molti dicono "beata teche lavori con i fiori", però c'è un rovescio della medaglia. Per fare le cose fatte bene spesso bisogna lavorare a tutte le ore, anche di notte, capita di saltare i pasti, di lavorare di continuo e di non avere il tempo per se stessi. Così come spesso è necessario rinunciare a tante cose soprattutto in alcuni periodi dell'anno».
E infatti proprio nei giorni di festa o in primavera e in estate i fiori sono sempre protagonisti. «Mai come in questo periodo, dalla primavera in poi, i fiori sono meravigliosi - spiega Katia - Oltre a trovarne molte varietà la qualità è ottima grazie anche alle condizioni climatiche». In trasmissione i bouquet realizzati da Katia Santamaria incantano la conduttrice e il pubblico. Un'eccellenza di cui la città è orgogliosa e forse, in alcuni casi, un fiore può davvero fare la differenza.