Iniziano a chiarirsi i contorni della tragedia che ha strappato ai suoi cari a soli 24 anni Matteo Taglienti, il militare di stanza all'8° Reggimento Lancieri di Montebello che domenica sera è stato investito e ucciso da un auto in via Tor di Quinto, a Roma. Il conducente della Dacia Sandero che l'ha travolto, un ventiduenne di Fara Sabina indagato per omicidio stradale, sarebbe risultato positivo al test tossicologico a cui è stato sottoposto poco dopo l'incidente, quando è stato portato al pronto soccorso dell'ospedale Sant'Andrea.
Gli agenti del Terzo gruppo Nomentano della polizia locale di Roma capitale, al quale la procura della Repubblica capitolina ha affidato la ricostruzione della dinamica dell'incidente, mantengono uno stretto riserbo sulle indagini.

Si è appreso che hanno raccolto testimonianze e acquisito le immagini riprese domenica sera intorno alle 22.15 da alcune telecamere di videosorveglianza posizionate nella zona, proprio nei pressi della caserma dove Matteo stava rientrando. Bocche cucite da parte degli inquirenti, ma da fonti di stampa rimbalzate ieri su diversi siti web si apprende che il giovane conducente della vettura sarebbe risultato positivo a una sostanza stupefacente. Si tratterebbe ora di stabilire, attraverso analisi più approfondite, la quantità di droga assunta dal ragazzo.

Stando alle indiscrezioni trapelate finora sulla dinamica del tragico incidente, Matteo sarebbe stato fermo con il suo monopattino elettrico sul marciapiede; aspettava il verde del semaforo presente sul lato opposto alla caserma dei carabinieri per attraversare via Tor di Quinto. In quel momento l'auto, fuori controllo, lo avrebbe travolto uccidendolo praticamente sul colpo.
Nulla hanno potuto fare gli operatori sanitari del 118 che lo hanno soccorso: il suo cuore aveva già cessato di battere. Dopo aver urtato il giovane militare, finito al centro della carreggiata, la vettura ha concluso la sua corsa contro il palo del semaforo. Sull'auto, insieme al ventiduenne, viaggiava anche una sua amica di diciassette anni, rimasta incolume. A Monte San Giovanni Campano, e in particolare nella frazione di Vaglie San Nicola dove abita la famiglia Taglienti, si attende di poter partecipare al funerale del giovane militare, che verrà fissato quando la salma sarà dissequestrata dopo l'autopsia.