La difesa di Pietro Ialongo ha presentato la riserva di incidente probatorio. Per domani è fissato un ulteriore accertamento tecnico per i prelievi del Dna. L'incidente probatorio sarà incentrato su accertamenti tecnici non ripetibili richiesti dal pm di Frosinone. Saranno coinvolti tutti gli atti di indagine a eccezione dell'esame autoptico. L'avvocato Vincenzo Mercolino ha in programma di presentare ricorso al riesame. La data ultima per la presentazione è fissata per lunedì 16 maggio. «Prima dell'accertamento tecnico andrò in carcere per un colloquio con Ialongo. Principalmente per verificare il suo stato di salute», annuncia Mercolino. Pietro Ialongo attualmente si trova in carcere a Latina, accusato dell'omicidio della sua ex fidanzata Romina De Cesare.
La vicenda
I fatti risalgono a martedì 3 maggio, quando il corpo della giovane è stato ritrovato senza vita nell'appartamento in cui viveva con Ialongo, nel centro storico. A dare l'allarme l'attuale compagno della ragazza che, preoccupato per le numerose chiamate senza risposta, ha chiamato le forze dell'ordine. La polizia una volta giunta sul posto ha trovato Romina a terra in una pozza di sangue, morta ormai da diverse ore. In via del Plebiscito la giovane si era trasferita con il suo compagno da qualche mese. La coppia era originaria di Cerro al Volturno, un piccolo paese in provincia di Isernia. Probabilmente a seguito di una lite Romina è stata prima strangolata e poi uccisa da una serie di coltellate alla pancia e al petto. Ialongo dopo l'omicidio era stato ritrovato in spiaggia a Torre Paola, a Sabaudia, senza indumenti e in stato confusionale. Segnalato da alcuni passanti, per l'uomo è scattato subito il fermo. Dopo l'autopsia la salma di Romina è tornata nel suo paese di origine, in Molise. Sabato scorso i funerali in una Cerro al Volturno silenziosa e provata per il tragico evento. Due comunità sconvolte per l'ennesimo femminicidio. Una giovane vita spezzata, vittima di una follia ingiustificabile.