Un'udienza caratterizzata dalle testimonianze delle persone offese, quella che si è tenuta ieri presso il Tribunale di Cassino nell'ambito del processo "Anni 2000", nel quale sono imputate ventidue persone, accusate, a vario titolo, di aver gestito il traffico di sostanze stupefacenti, di aver spacciato droga, di estorsione, minacce ed intimidazioni.

Per oltre cinque ore titolari di imprese funebri, di ditte edilizie e di raccolta rifiuti, operanti nell'estremo lembo del sud pontino e vittime delle presunte "attenzioni estorsive", hanno esposto le loro vicende, tra i "non ricordo" di qualcuno, ma anche con riferimenti precisi e conferme da parte di altri. Ciò ha portato a ricordare alcuni episodi come le esplosioni di colpi di arma da fuoco, incendi di mezzi e intimidazioni, che sono poi riportate nelle indagini effettuate dai carabinieri della Compagnia di Formia.

Alcuni avvocati come Pasquale Cardillo Cupo, Anna Marciano e Pasqualino Santamaria, sono intervenuti, ponendo delle domande ai vari testi, che hanno deposto davanti al collegio presieduto da Tania Tavolieri e alla presenza dei due Pm del Tribunale di Cassino, Alfredo Mattei e Emanuele De Franco. All'appello mancavano per vari motivi altri testi, tra cui un collaboratore di giustizia. In calendario sono state fissate altre dieci udienze, l'ultima delle quali si terrà alla fine di luglio. Per quel periodo dovrebbe essere emessa la sentenza nei confronti degli imputati, tutti originari di Santi Cosma e Damiano, Castelforte, Minturno e Formia, difesi dagli avvocati Cardillo Cupo, Santamaria, Anna Marciano, Roberto Palermo, Enrico Mastantuono, Camillo Irace, Mariano Giuliano, Mario Rossi, Francesco Ferraro, Enzo Biasillo, Gennaro Caracciolo e Cesare Gallinelli.

Nel gennaio 2021 furono arrestati Antonio Antinozzi, Agostino Di Franco, Vincenzo De Martino (già condannati con rito abbreviato), Decoroso Antinozzi, Antonio Reale, Marika Messore, Adolfo Pandolfo, Sergio Canzolino, Alessandro Forcina, Giuseppe Di Meo, Ettore, Maurizio, Pierluigi e Gianluigi Mendico, Eduardo e Francisco Parente, Ciro Bonifacio, Fabio Buonamano, Giuseppe Sola, alla sbarra insieme ad altri, che sono stati denunciati.