Era stato indagato con l'accusa di aver ricusato, nella qualità di medico di medicina generale convenzionato sin dal 1977 con il sistema sanitario, alcuni pazienti in ragione del mancato sostegno da parte degli stessi alla sua candidatura a consigliere comunale durante la competizione elettorale per il rinnovo degli organi consiliari del Comune di Rocca D'Evandro del 26 maggio 2019. Arrecando così intenzionalmente, secondo le accuse, un ingiusto danno oltre che l'interruzione di un servizio pubblico necessario.

Disposta dai magistrati, che hanno concordato con la memoria difensiva degli avvocati Michela Evangelista e Simone Arcaro del Foro di Cassino, l'archiviazione del procedimento a carico del dottor Angelo Marrocco, ex sindaco di Rocca D'Evandro, accusato per insussistenza del reato contestato. «Come sostenuto e dimostrato dai miei difensori, la procura ha confermato che non vi era stata alcuna ricusazione per motivi personali e tanto meno alcun danno per i soggetti ricusati, avendo il sottoscritto operato la contestata scelta a causa di atti denigratori posti in essere invece proprio da quei pazienti nei miei confronti in quanto loro avversario politico e avendo, peraltro, continuato a prestare assistenza agli stessi anche successivamente alla data di ricusazione e ben oltre il termine di 16 giorni previsto dalla vigente normativa.

Sono soddisfatto del lavoro della procura poiché giammai, nei 40 anni di militanza attiva nell'amministrazione comunale e nelle diverse competizioni elettorali ho dovuto ricorrere a spregiudicate strategie per essere eletto - ha dichiarato Marrocco - avendo sempre ricevuto ampio consenso poiché amato e stimato. Né ho mai manifestato risentimento nei confronti di quegli assistiti che non condividevano la mia candidatura amministrativa rispettando la libertà politica di ciascuno».