Si parte, anzi no! Piuttosto si scala una marcia. Oggi gli operai di Cassino Plant dovevano iniziare il primo dei nove sabati lavorativi per recuperare i vari fermi produttivi dei mesi scorsi. Una programmazione pensata anche in funzione del lancio produttivo del Grecale a giugno per iniziare finalmente la scalata Maserati del mercato mondiale. Ma invece dello start è arrivato uno stop e Stellantis ha comunicato «che il recupero produttivo previsto per il 7 maggio è stato rinviato a data da destinarsi». Nulla di fatto insomma, se non un altro recupero che dovrà avere un ulteriore...recupero. E una crisi dei materiali che sta pregiudicando parecchie industrie.

Il settore metalmeccanico continua a soffrire e ha sempre meno forze, specie l'indotto, per arrivare ad "aggrapparsi" ai finanziamenti legati alla transizione.
Intanto buone notizie sui ricavi della multinazionale a livello mondiale. Non solo la crescita ad aprile del marchio Alfa e il grado di apprezzamento per Giulia e Stelvio Estrema, ma in netto miglioramento in generale la trimestrale di Stellantis. I ricavi netti sono arrivati a 41,5 miliardi, in crescita del 12% rispetto ai 37 dello stesso periodo del 2021. In calo, invece, della stessa percentuale, le vendite che si sono attestate a 1.374.000 unità. A conti fatti, secondo gli analisti, è molto migliorata la qualità delle vendite, soprattutto in Europa.

Il calo dei volumi nel vecchio continente per migliorare i margini ha spostato il baricentro del gigante automobilistico dall'altra parte dell'Atlantico: il Nord America da solo rappresenta la metà del business (20,6 miliardi di euro su un totale di 41,5), con un eccellente miglioramento nel trimestre di quasi 5 miliardi. Ed è anche al mercato cinese che guarda sempre di più la multinazionale che ha disegnato un perimetro di azione vasto e con strategie localizzate.