L'isola ecologica non si farà a San Paride. È quanto ha stabilito il ministero che ha dato parere contrario alla costruzione dell'impianto. E questo cambio di destinazione del progetto scatena le critiche. A intervenire con l'atto approvato dalla giunta comunale è il coordinatore di Pop Pontecorvo Davide Luzzi che chiede le dimissioni di Nadia Belli. Intanto dalla giunta individuano il nuovo sito.
Il parere
A mettere la parola "fine" a questo progetto che è stato tra i più travagliati e criticati di Pontecorvo è stato il ministero della Cultura. Dal dicastero è arrivato nel palazzo municipale il parere che ha rimescolato tutte le carte e fatto saltare ogni certezza. Era lo scorso 7 marzo quando al protocollo del palazzo municipale è arrivata la nota con cui il ministero ha affermato che «l'intervento proposto non è consentito». Questo a causa dei vincoli presenti in quella zona. Una dettagliata lettera con riferimenti normativi e ai diversi piani che ha chiuso ogni discussione sul sito di San Paride. Preso atto di quanto disposto dal Ministero a quel punto la giunta si è dovuta riunire per individuare una nuova ubicazione dell'isola ecologica.
Il nuovo sito
La delibera è stata emessa nella giornata di ieri.
Valutata dall'amministrazione la pubblica utilità dell'opera si è deciso di spostare il sito nell'area di proprietà comunale che si trova in via Giardino dello Sport. Da qui la delibera di giunta comunale con cui si è dato mandato al «responsabile dell'area tecnica affinché disponga una variante ubicativa del progetto di realizzazione del "Centro raccolta di rifiuti differenziati" (isola ecologica del tipo semplice), finalizzata esclusivamente alla localizzazione dell'intervento in una nuova superficie e di ritenere idonea, essendo l'opera di pubblica utilità, l'area di proprietà comunale sita in via Giardino dello Sport».
L'affondo
Immediato il duro intervento di Pop Pontecorvo che chiede anche le dimissioni dell'assessore Belli. «Sull'isola ecologica di san Paride avevamo ragione noi - ha affermato Luzzi - Abbiamo sin da subito evidenziato le criticità del progetto che questa amministrazione intendeva costruire. Abbiamo ricevuto attacchi su molti fronti ma abbiamo continuato a lottare affinché il diritto e la razionalità prevalessero su prese di posizione ingiustificate di un assessore, avallate da tutta l'amministrazione in carica. Siamo arrivati al dunque. La giunta certifica il fallimento di Nadia Belli, assessore all'ambiente in quota Fratelli d'Italia». Il motivo di queste affermazioni è presto spiegato: «Avevamo chiesto di rivedere il progetto in più di una occasione. Per questioni tecniche, logistiche e di tutela paesaggistica. Non erano polemiche. Erano considerazioni di merito che si sono rivelate fondate fino in fondo. Mi sento di ringraziare Vincenzo Folcarelli, presidente del comitato San Paride, che dal primo minuto ha posto la questione di merito all'attenzione pubblica battendosi per la legalità e la razionalità della gestione pubblica ambientale». E sulla nuova ubicazione aggiungono: «Il nostro invito è di aprire un tavolo di confronto largo, con le forze politiche ed esteso a comitati di cittadini residenti nelle zone indicate, per avviare una condivisione delle decisioni il più larga possibile su una questione così rilevante evitando un ulteriore fallimento di metodo che, come abbiamo visto, conduce spesso a un fallimento di merito. Concludo dicendo che Nadia Belli, a questo punto, dovrebbe dimettersi da assessore all'ambiente e chiedere scusa ai cittadini. Si è dimostrato nei fatti che non è in grado di ricoprire questo ruolo».