Affidato l'incarico al consulente tecnico che dovrà estrapolare la memoria di uno dei telefonini sequestrati agli indagati. Ieri pomeriggio, infatti, la procura di Frosinone, che ha aperto un fascicolo sulla violenza di gruppo denunciata da una studentessa di 19 anni di Alatri nei confronti di tre giovani di Ceccano, ha convocato le parti per l'affidamento dell'incarico. Sarà, pertanto, l'ingegner Sergio Civino, un esperto del settore, a dover estrapolare la copia forense dal telefono sequestrato nel corso dell'indagine. Il consulente si è preso trenta giorni di tempo per completare l'operazione.
L'obiettivo della procura frusinate è verificare se all'interno della memoria o nei file cancellati ci siano tracce della sera in cui la ragazza sostiene di aver subito la violenza sessuale. Nelle scorse settimane, infatti, si era parlato anche di un video che sarebbe stato girato proprio quella notte. Un video - se confermato - che potrebbe aiutare gli investigatori dell'Arma che conducono le indagini a chiarire diversi aspetti della vicenda. Nella villetta, ubicata nella zona del campo sportivo di Ceccano, dove si sarebbe consumata la violenza sono già stati fatti diversi accertamenti.
Lì, infatti, sono già stati i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Frosinone e del Reparto investigazioni scientifiche di Roma, quest'ultimo alla ricerca di tracce biologiche e altre tracce eventualmente utili su una serie di oggetti trovati all'interno dell'immobile. Ora c'è attesa oltre che per i risultati della consulenza sul telefono anche per quelli sul Dna per poi compararli e verificarne la riconducibilità agli indagati, uno dei quali è stato già sentito.
Secondo quanto emerso, la ragazza si sarebbe data appuntamento con un vecchio compagno di scuola il 26 febbraio scorso. Da Alatri a Ceccano. Dopo un primo incontro alla presenza anche di altre persone, la diciannovenne avrebbe accettato l'invito ad andare in casa di uno dei giovani. Una casa disabitata, dove, oltre all'amico sarebbero arrivati anche gli altri due indagati. Ed è tra quelle mura che si sarebbe consumata la violenza, in base alla denuncia della ragazza.
Dopo qualche giorno, la diciannovenne si è presentata in ospedale e poi ha presentato una denuncia. Da lì si sono attivati i carabinieri per trovare riscontro alla querela. I tre indagati, che contestano le accuse, sono difesi dagli avvocati Armando Pagliei, Giampiero Vellucci e Piefrancesco Pizzuti, mentre a tutelare gli interessi della ragazza c'è l'avvocato Vincenzo Galione.