Un lavoro in sordina, fatto di impegno, costanza e vicinanza al cittadino. Questo il profilo dell'assessorato ai servizi sociali, un ramo tanto ostico quanto essenziale per la macchina amministrativa. Patrizia Viglianti, che ha assunto la carica di assessore proprio ai servizi sociali a metà del primo mandato Cretaro, è l'unica ad aver confermato la sua posizione in giunta anche in questa consiliatura. L'abbiamo intervistata.
Assessore, lei è particolarmente apprezzata per saper accorciare le distanze tra amministrazione comunale e cittadino.
«Il mio ruolo non ha mai preso il posto di chi sono, Patrizia è e resterà Patrizia. Essere un amministratore è un compito difficile soprattutto in questi ultimi anni. Cerco sempre, per quello che posso, di entrare in empatia con le persone. Ultimamente stiamo lavorando a nuovi progetti insieme ai nonni del centro anziani Beata Maria Fortunata Viti: abbiamo in serbo delle iniziative innovative con l'obiettivo di rendere protagonisti in modo nuovo i nostri anziani, centro saldo ed inamovibile della nostra tradizione e della nostra identità».
Sociale sì, ma anche tante attività di sensibilizzazione ed eventi a portata di tutti.
«L'assessorato di mia competenza non può e non deve essere solo il terminale dei problemi o dei disagi dei membri della nostra comunità. Per questo stiamo sostenendo azioni di sensibilizzazione su queste tematiche, come per l'endometriosi e la fibromialgia. Vorrei ricordare a questo proposito l'iniziativa "VeroLis", per la quale abbiamo organizzato una visita guidata nella nostra città per un gruppo di sordi dell'Ais. Un appuntamento speciale che ci ha riempito di emozioni e soddisfazione».
Tra le sue deleghe c'è anche quella allo sport. Può essere anche questo settore un volano per la ripartenza post pandemia?
«Lo sport aiuta a crescere e non è soltanto uno slogan. Sarà un aiuto per recuperare il contatto sociale, soprattutto le giovani generazioni che più hanno risentito degli effetti della pandemia. Serve però uno slancio da parte delle istituzioni affinché lo sport di base torni ad avere quella centralità che gli compete, quella funzione educativa fondamentale nella costruzione dell'individuo e di una società sana. Dobbiamo perciò lavorare ad ogni livello affinché gli impianti sportivi tornino ad essere gremiti di ragazze e ragazzi. Qui a Veroli abbiamo la fortuna di averne tanti e di grande qualità, ma ci vuole una politica che li valorizzi. Lo sport è senza dubbio un grandissimo volano economico, sano e sostenibile, mi batterò affinché il nostro territorio faccia squadra per generare valore economico e sociale».