Tenta un'altra estorsione in centro e finisce in manette per dieci euro. F.G., quarantenne di Cassino, ha tentato una estorsione questa volta ai danni di un'autoscuola della città martire. A marzo stesso copione, ma ai danni di un'assicurazione: in quel caso, dopo la chiamata alle forze dell'ordine finì ai domiciliari. Ora è in carcere a Isernia. Secondo quanto accertato dai carabinieri della Compagnia di Cassino il quarantenne, durante le ore di permesso dai domiciliari (stabilite per recarsi a fare delle terapie), avrebbe minacciato il titolare di un'autoscuola della città martire per farsi consegnare dieci euro. Ma al diniego dell'uomo, avrebbe danneggiato un'auto posteggiata fuori credendo che fosse del proprietario dell'agenzia. Erroneamente. La chiamata al 112, poi l'arrivo dei militari.

Solo qualche giorno prima, alla fine del mese di aprile, pure un'aggressione ai genitori che, però, non avevano denunciato. Invece a marzo scorso la richiesta di denaro, con pugni sul tavolo e minacce (poco velate) persino ai familiari, era stata avanzata nei confronti del titolare di un'assicurazione. Le somme che il quarantenne avrebbe chiesto, quasi sempre le stesse: 20 o 30 euro. Non di più.

La convalida
Ha avuto luogo nei giorni scorsi la convalida della misura. L'uomo, alla presenza dell'avvocato Elisabetta Nardone, avrebbe risposto alle domande del gip raccontando la sua versione dei fatti e fornendo opportune spiegazioni sul comportamento aggressivo.
Per poi chiedere scusa. E ha ammesso di aver alzato i toni ma senza ricordare né con chi né perché. Il gip ha quindi convalidato l'arresto eseguito dai militari e ha disposto la permanenza del cassinate nel carcere di Isernia.