Continuano i furti allo Scalo. L'ultimo esercizio a esser preso di mira, l'altra notte, è "A tutta pizza". Il ladro è entrato dalla finestra e si è accontentato di portar via poche cose, qualche euro e qualche bottiglia. Si tratta solo dell'ultimo di una lunga scia di episodi che ormai sta esasperando residenti e commercianti del quartiere, che si organizzano come possono. La gente non si sente più sicura e divampa la polemica. Soprattutto sulla presenza e sull'utilità delle telecamere di videosorveglianza.

In molti, soprattutto sui social, hanno messo nel mirino proprio le videocamere nella speranza che possano servire ad identificare l'autore o gli autori di questi colpi. Un tema particolarmente sentito quello della sicurezza nel quartiere Scalo, alla luce del fatto che ci sono attività visitate più volte dai ladri, liberi di agire indisturbati, a breve distanza di tempo. Qualche settimana fa i ladri avevano colpito l'attività "Segnali di fumo", in via Pier Luigi da Palestrina. In quella occasione avevano preso di mira le macchinette videopoker per un bottino che si aggirava su qualche migliaia di euro. Sul caso è intervenuto anche il candidato a sindaco del centro-sinistra Domenico Marzi.

In un video ha detto che: «Si è sentito parlare moltissimo di telecamere come strumento per offrire sicurezza. Ora il punto interrogativo che io ho è questo: funzionano queste telecamere? Perché se funzionassero, obiettivamente episodi negativi sarebbero stati colti quasi nella flagranza. Uno degli argomenti che ci vengono costantemente riproposti è quello di offrire sicurezza e certezza, di poter tornare a casa senza avere problemi. Allora ecco che le telecamere che ci dicono impiantate, proprio con questa finalità devono essere funzionanti, proprio per poter riprendere le disfunzioni che ci auguriamo debbano essere sempre di meno».