Quarantenne ai domiciliari per un residuo pena da scontare viene arrestato per evasione per colpa di una...caldaia. Poi chiamato ad affrontare il processo.
Una vicenda fortunatamente a lieto fine. Il quarantenne si era allontanato di qualche metro da casa per un imprevisto quando è stato "pizzicato" dalle forze dell'ordine. La vicenda risale al marzo 2018, quando una pattuglia aveva infatti notato l'uomo all'esterno di casa: prima l'arresto poi il rinvio a giudizio. Nel corso del processo l'uomo difeso dall'avvocato Carlo Risi ha dimostrato come la sua presenza a pochi metri da casa non fosse legata alla volontà di fuggire ma a un imprevisto blocco della caldaia.

Per questo l'uomo si sarebbe recato sul retro dell'abitazione per farla ripartire avendo l'esigenza di far riscaldare la stessa casa in cui viveva il figlio di otto anni. Il quarantene di Aquino, infatti, aveva in carico il bambino: proprio per questo aveva ottenuto il permesso di allontanarsi da casa per accompagnarlo e riprenderlo all'uscita di scuola. L'avvocato Risi, nonostante la richiesta della pubblica accusa di un anno di reclusione, ha assolto il quarantenne con formula piena.