Turni infiniti, stipendi troppo bassi e personale insufficiente. Gli addetti alla vigilanza privata da oltre sei anni e mezzo aspettano il rinnovo del contratto nazionale, fermo dal 2015. Così una lunga lista di problematiche ha spinto i diciotto vigilanti del gruppo "Battistolli" di Frosinone ad aderire allo sciopero nazionale. La manifestazione, indetta dai sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, prevede un corteo a Roma. Alla mobilitazione è prevista la partecipazione di migliaia di delegati da tutta Italia. Da piazza della Repubblica, a partire dalle 10, si svilupperà un corteo lungo via Cavour e i Fori Imperiali, per poi concludersi in piazza Madonna di Loreto alle 13.30.
La situazione denunciata da alcuni lavoratori nel capoluogo non è delle migliori. Dalla vigilanza notturna ai piantonamenti negli ospedali, con turni assegnati sempre a un solo vigilante. Gli orari di riposo non vengono rispettati e spesso hanno solo sei ore di pausa prima del turno successivo. Nessuna nuova assunzione è prevista, ribadiscono i vigilanti di Frosinone. Le aziende preferiscono pagare, per pochi euro, le ore di straordinario ai dipendenti attuali. Lo stipendio è troppo basso. Un lavoro che non viene riconosciuto neppure come usurante. Il riconoscimento scatta solamente dopo l'accumulo di settanta notti all'anno negli ultimi dieci anni.
Parentesi a parte per le aggressioni. Negli ultimi anni si sono verificati diversi assalti e tentate rapine ai portavalori. Come accaduto ad Anagni e Zagarolo dove i vigilanti sono rimasti feriti e soli in servizio. L'ultima aggressione risale a venerdì mattina alle porte di Bari. Un "silenzio" sulla tutela della vigilanza privata che prima o poi dovrà rompersi.