«Leggo il resoconto del convegno di Legambiente a Frosinone del 26 aprile. Resto perplesso, l'ex sindaco Marzi contrario all'aeroporto civile!». esordisce così nella discussione sul futuro dell'aeroporto Moscardini, Romano Mattei, membro dell'associazione Aparf (Associazione progetto aeroporto di Roma Frosinone). «Contrario e pronto ad assecondare Legambiente nel progetto fotovoltaico all'interno dell'attuale aeroporto Moscardini - prosegue Mattei - Eppure lo ricordo quando da sindaco si dichiarava assolutamente favorevole e gli esponenti locali del suo partito, più o meno gli stessi di oggi, a fare a gara sulla primogenitura dell'idea, che tra l'altro non era la loro. Tutto documentato in decine di articoli.

Ricordo anche che ebbi modo di parlarne con lui di persona. Era così favorevole che, dopo il fallimento del progetto per l'aeroporto civile (gestito male ed in tempi non ancora maturi), l'amministrazione comunale, da lui guidata, pur di restare in qualche modo aggrappata al progetto, commissionò ad un collega ingegnere la redazione del progetto di un eliporto da realizzare fuori dall'attuale sedime aeroportuale militare, esattamente dove Aparf, l'associazione che da anni lavora sulla fattibilità di uno scalo civile a Frosinone, vede possibile la realizzazione di un nuovo aeroporto civile».

Rileva Mattei: «Il miracolo Cassa del Mezzogiorno è finito negli anni 70 e non ce ne sarà un altro. Lungo l'asse attrezzato oggi ci son più scatoloni vuoti che fabbriche. Difficile che un'azienda venga ad investire dalle nostre parti, ci sono posti nel mondo dove il costo del lavoro è più basso o dove amministrazioni avvedute mettono a disposizione degli investitori infrastrutture tecnologiche d'avanguardia che noi ci sogniamo. Un aeroporto è un'occasione unica e da solo vale dieci, cento nuove aziende. Un aeroporto civile porta investimenti, occupazione, sviluppo commerciale, supporto all'industria, turismo. Ed i nuovi aeroporti sono e saranno costruiti secondo logiche sempre più "green", e la scienza ci sta dando una mano per arrivare gradualmente, ma piuttosto velocemente ai carburanti ad impatto vicino allo zero.

Nonostante questo, posso accettare l'ambientalista che ha un punto di vista diverso dal mio, ma non accetto la modifica strumentale di una posizione, essere per un aeroporto quando si è in cabina di regia ed essere contro un aeroporto quando in cabina di regia si vuol tornare e per farlo è necessario anche il supporto degli ambientalisti, dei 5 stelle, allora no, questo non lo accetto, perché non si tratta più di una convinzione, ma di un interesse politico personale a scapito di quello che a mio avviso dovrebbe essere l'interesse più generale della città.

Tra l'altro, un progetto quello di Legambiente dal sapore molto propagandistico, difficilmente realizzabile, al momento solo utile alla causa, quella politica, perché viene proposto un parco fotovoltaico dentro un aeroporto dato già come "ex militare", eppure a me risulta che l'Aeronautica Militare sposterà la scuola elicotteristi, ma non ho mai annunciato la rinuncia al sito aeroportuale. Un dettaglio tutt'altro che trascurabile! Un parco che occupando praticamente tutto l'ovale non terrebbe conto neppure delle esigenze della Leonardo Elicotteri (ex Agusta), a meno che non si voglia farla fuggire come è accaduto giorni fa con la Catalent!

Io non sono contrario al green, ci mancherebbe, faccio solo un altro mestiere. Loro facciano i verdi, se sono capaci, ma stop alla demagogia perché stiamo parlando di interesse pubblico, di ambiente, di sviluppo, di occupazione, di futuro, ed una forza politica non può essere verde se parliamo di aeroporto quando per anni non ha parlato altro che di biodigestori, quando è responsabile della mancata bonifica della Valle del Sacco, e quando, terrorizzata dalla fuga delle imprese non trova nulla di meglio che sospendere il Sin, come dire allento i vincoli così chi inquina può continuare a farlo... e magari non scappa».