Giochi erotici sulla nipotina, nonno condannato a cinque anni e mezzo. È quanto ha stabilito il tribunale di Frosinone (presidente il giudice Francesco Mancini, a latere Francesca Proietti e Silvia Fonte-Basso) al termine del processo a carico di un uomo di 66 anni, residente ad Alatri. Il pubblico ministero Samuel Amati, al termine della requisitoria, aveva chiesto una condanna a sei anni e tre mesi. Per il pm le dichiarazioni della ragazzina che, all'epoca dei fatti, tra il 2014 e il 2016, aveva dagli 8 ai 10 anni, sono coerenti e attendibili.
Ciò anche alla luce della consulenza psicologica.
Per il pm non sussiste il movente della vendetta a carico dell'uomo per soldi richiesti dalla figlia e non ricevuti. Altrimenti ha argomentato il rappresentante dell'accusa ci sarebbe stata una querela per calunnia.
Le parti civili, gli avvocati Marco Maietta e Francesca Campagiorni per la minore e Luigi Tozzi per la madre e l'ex moglie dell'imputato, si sono associate alle conclusioni del pm. L'avvocato dell'uomo, Giuseppe Cosimato, ha contestato le conclusioni dell'accusa, ritenute sproporzionate e non aderenti alla realtà e all'andamento del processo.
La difesa ha fatto riferimento all'ambiente nel quale la ragazzina era cresciuta, evidenziando anche il periodo nel quale era stata sospesa la potestà genitoriale a padre e madre della piccola (provvedimento ora non più in essere). All'uomo, nonno materno, venivano contestati una serie di comportamenti con la piccola, tra le quali il gioco di nascondere una pallina sotto i vestiti in modo da toccare e farsi toccare le parti intime. In un'altra occasione l'imputato è accusato di aver baciato in bocca la ragazzina.
Comportamenti che il sessantaseienne ha sempre negato. Il tribunale, tuttavia, non gli ha creduto e gli ha inflitto 5 anni e 6 mesi di reclusione con interdizione perpetua dai pubblici uffici nonché una provvisionale immediatamente esecutiva di 15.000 euro in favore della minore. La difesa, in attesa delle motivazioni, ha preannunciato ricorso in appello.