Nove morti in quattro giorni e contagi in risalita. È il conto che presenta il Covid dopo la doppia settimana di festa per la Pasqua e il 25 aprile. In crescita tutti gli indicatori, mentre resta stabile a 60 la quota dei ricoverati.

La giornata
Sono 669 i nuovi positivi e dunque più dei negativizzati che si fermano a 626.La lista è aperta da Frosinone con 83 contagiati, seguita da Alatri a 65, Cassino a 63, Veroli a 45, Ferentino a 39, Ceccano a 18, Sora a 17, Arce a 16, Sant'Elia Fiumerapido a 14, Anagni, Arpino, Boville Ernica, Fiuggi, Roccasecca e Torrice a 12, Monte San Giovanni Campano e Pontecorvo a 11, Ceprano a 10, Cervaro, Guarcino e Isola del Liri a 9, Paliano, Pico, Pignataro Interamna e Vallecorsa a 8, Morolo a 7, Esperia, Picinisco, Piglio, Pofi, San Donato Val di Comino a 6, Casalvieri a 5, Alvito, Broccostella, Castrocielo, Patrica, Ripi, San Vittore del Lazio, Sgurgola, Supino e Trivigliano a 4, Aquino, Arnara, Castro dei Volsci, Giuliano di Roma, Serrone e Vico nel Lazio a 3, Acuto, Amaseno, Atina, Ausonia, Fontana Liri, Fontechiari, Fumone, Gallinaro, Pastena, Pescosolido, Piedimonte San Germano, San Giorgio a Liri, San Giovanni Incarico, Strangolagalli, Terelle, Torre Cajetani, Vallemaio e Vallerotonda a 2, Belmonte Castello, Castelliri, Colfelice, San Biagio Saracinisco, Sant'Apollinare, Vicalvi, Villa Latina, Villa Santa Lucia e Villa Santo Stefano a 1. Sono 74 i comuni interessati da almeno un contagio.

I decessi
Sono 9 già le vittime in settimana. Quasi quanto quelle delle ultime due messe insieme, fermatesi a 10. L'ultima vittima comunicata dall'Asl è una donna di 89 anni residente a Monte San Giovanni Campano. Ed è la numero 23 del mese di aprile, mentre a marzo erano state 39. Tuttavia, tanti decessi in così breve tempo non si avevano dal 9 all'11 marzo, nove anche in quell'occasione ma in tre giorni.

L'andamento
Il monitoraggio della fondazione Gimbe rileva, nella settimana 20-26 aprile, «un aumento dei nuovi casi (433.321 contro 353.193) in tutte le regioni. Sono 11 le province con incidenza superiore a 1.000 casi per 100.000 abitanti. Occupazione dei posti letto stabile in area medica e in lieve calo nelle terapie intensive. Aumentano i decessi (1.034). L'88,1% della platea ha ricevuto almeno una dose di vaccino e l'86,5% ha completato il ciclo vaccinale. 6,89 milioni i non vaccinati, di cui 2,75 milioni di guariti protetti solo temporaneamente. 1,83 milioni candidati a ricevere subito la terza dose. Tasso di copertura quarte dosi nelle persone immunocompromesse al 13,1% e solo 122.041 dosi somministrate a over 80, ospiti Rsa e fragili della fascia 60-79 anni.

Circolazione del virus ancora molto elevata: ragionevole abolire il green pass, ma non l'obbligo di mascherina sui mezzi pubblici e nei locali al chiuso». In provincia di Frosinone questa settimana già raggiunta quota 1.776 casi a 440 di media ogni 24 ore. Nei primi quattro giorni della passata settimana erano 1.606 a 401,50 di media, ragion per cui in questo lasso di tempo si ha un incremento del 10,58%.

Negli ultimi sette giorni i contagiati sono 3.520 a 502,85 di media. Rispetto ai sette giorni precedenti (3.027 a 432,42 di media) l'aumento è del 16,28%. A 14 giorni (4.191 a 598,71), invece, i casi scendono del 16,01%. A conferma di un andamento ancora altalenante. E, infatti, sempre secondo il monitoraggio del Gimbe nell'ultima settimana il Lazio registra una crescita del 17,8% contro una media nazionale del 22,7%. A livello provinciale, invece, l'incidenza più alta è a Rieti con 962 e una crescita del 33%, seguono Latina a 926 e il 29%, Roma a 781 e 14,8%, Frosinone a 739 e 22,9% e Viterbo a 657 e 23%.

Gli indicatori
Riprende a crescere dopo una giornata di stop l'incidenza per 100.000 abitanti, che arriva a 737,95, quinto giorno di fila oltre 700. Il tasso di positività risale dal 17,52% al 18,76%, con una media settimanale al 17,23%, in risalita rispetto alla precedente. Stabili a 60 i ricoverati, mentre i negativizzati sono 626 per la seconda volta nella settimana meno dei nuovi positivi.