Forse resterà il bancomat. Questo è quanto è stato partorito dall'ennesima riunione tra il sindaco Silvio Grazioli, il consigliere di minoranza Vincenzo Cecconi e operatori economici del comprensorio che hanno incontrato il 22 aprile negli uffici della banca Bper di Trevi il dottor Zanti. Tema dell'incontro, la decisione della banca di lasciare il paese.

«Pur mostrando tutta la vicinanza a Trevi e alla sua popolazione - si legge nella nota del gruppo di minoranza "Unione e Cambiamento" - da subito Zanti ha chiarito che il consiglio di amministrazione della Bper nonostante siano giunte forti, bene sostenute e motivate, le nostre ragioni, le nostre proposte, non sembra essere intenzionato a rivedere la propria decisione dato che a loro volta sarebbero stati indotti a queste scelte su precise indicazioni dell'Antitrust. Inoltre - si legge ancora nel comunicato - si è insistito sulla possibilità di accettare la soppressione della filiale di Trevi nel Lazio, mantenendo, però, oltre al bancomat, uno sportello "leggero", funzionante almeno due o tre volte a settimana, dipendente dalla filiale di Anagni. Su queste basi, il dottor Zanti si è impegnato a sondare ulteriormente il consiglio di amministrazione della Bper. E già questo non sembra essere un risultato di poco conto».