«Il Tar conferma la sentenza del 2008 e autorizza lo spostamento della salma di Libero De Libero. Nelle motivazioni non c'è alcun richiamo alla nostra difesa e a tutte le osservazioni che abbiamo aggiunto alla precedente causa. Le testimonianze, i verbali, i video, la perizia calligrafica e in un ultimo, la recente nota del Ministero della Cultura di valutazione del vincolo monumentale sulla tomba. Nei prossimi giorni valuteremo se ricorrere al Consiglio di Stato». È il post pubblicato ieri dal sindaco di Patrica Lucio Fiordalisio, dopo la pubblicazione della sentenza del Tar che ha ritenuto illegittimo il provvedimento del comune lepino e lo ha annullato.
Non si è fatto attendere neppure il commento del consigliere di opposizione Samuel Battaglini. «Per Patrica è un giorno triste, ma ce lo aspettavamo. Ora, a prescindere dai proclami del sindaco, vorremmo sapere quanto c'è costata questa azione legale e soprattutto i motivi per cui, al contrario di quanto successe anni fa, abbiamo perso la causa in questione, con un evidente, seppur quasi scontato, danno al nostro paese in termini di immagine». Un anno fa la battaglia del sindaco Lucio Fiordalisio per ribadire il suo no alla richiesta di estumulazione delle spoglie del poeta.
A richiederla un erede del celebre scrittore nato a Fondi e trasferitosi poi a Patrica. L'erede si è rivolto all'avvocato Ermanno Martusciello pronto ora a chiedere di dare esecuzione alla sentenza e, quindi, di adottare gli atti per la traslazione. «È scritto chiaro che il Comune non può impedirlo – spiega l'avvocato Martusciello – In caso contrario la denuncia alla Procura per omissione di atti d'ufficio, alla corte dei Conti per danno erariale, e azione per risarcimento danni».
L'avvocato aggiunge «che nessun diritto può vantare il Comune di Patrica sulle spoglie di Libero De Libero e che la sua ultima volontà dovrà necessariamente essere rispettata». Dal canto suo Fiordalisio annuncia che sta valutando se ricorrere al Consiglio di Stato.