Si è svolta domenica scorsa, presso la collegiata Santa Maria Assunta, una solenne celebrazione eucaristica per ricordare i cinquant'anni di sacerdozio di monsignor Angelino Amati, ordinato nella stessa chiesa dall'allora Vescovo di Tivoli Guglielmo Giaquinta. Alla celebrazione è intervenuto il vescovo della diocesi di Anagni-Alatr, monsignor Lorenzo Loppa che ha portato i suoi saluti e gli auguri al prelato, che in questo periodo si trova impegnato nella parrocchia della Madonna del Buon Consiglio al Quadraro in Roma e nei fine settimana presso la parrocchia degli Altipiani di Arcinazzo.
Don Amati ha ripercorso la sua vita da sacerdote impegnato dapprima con i gruppi giovanili, passando come assistente regionale degli scout per finire poi nel tribunale ecclesiastico presso il Vicariato di Roma. Infine, a coronamento dei suoi prestigiosi incarichi, ha voluto ricordare il giorno del funerale di San Giovanni Paolo II, trovandosi lui in piazza S. Pietro davanti alla bara, e la canonizzazione di Chiara Lubich di cui è stato istruttore. Poco prima della fine della messa, il parroco di Trevi, don Pierluigi Nardi, ha ringraziato don Angelino per tutto il bene profuso nella sua comunità d'origine facendogli dono di un calice a nome di tutta la comunità.
A seguire, i saluti e ringraziamenti del sindaco Silvio Grazioli che ha rimarcato gli incarichi avuti da don Angelino, facendogli dono di un'attestazione da parte dell'amministrazione comunale, e quelli del sindaco di Rocca di Botte,Fernando Marzolini, che ha voluto ricordare il legame spirituale nel nome di S. Pietro Eremita, patrono di entrambi i paesi.