Quattro udienze del processo Anni 2000 nel giro di due settimane. Anche ieri, nel tribunale di Cassino, davanti al presidente del collegio giudicante, Tania Tavolieri, sono sfilati altri testimoni, chiamati a deporre per confermare quanto era stato denunciato e poi accertato dalle indagini dei carabinieri della Compagnia di Formia. L'udienza di ieri è stata molto importante, hanno testimoniato ben quindici persone, titolari o responsabili delle attività che erano state prese di mira dagli esponenti del gruppo ritenuti responsabili delle estorsioni o dei tentativi.

Nelle due ore e mezzo di seduta le vittime delle "attenzioni" degli imputati hanno raccontato quanto hanno subito nel 2015 e 2016. Ditte edili, attività commerciali e sanitarie che operavano nella zona di Santi Cosma e Damiano, Castelforte e Minturno, secondo gli accertamenti, sarebbero state prese di mira da una parte del gruppo al quale vengono contestate gli atti estorsivi e le intimidazioni. E infatti nel corso delle deposizioni è emerso che il "modus operandi" era quello di esplodere colpi di arma da fuoco verso i cantieri, verso le attività ed anche verso veicoli.

In alcuni casi si ricorreva all'incendio dei mezzi, come accaduto a Minturno in due casi, con l'incendio ad una betoniera nei pressi del ponte del Garigliano e di un autocompattatore della ditta che all'epoca dei fatti gestivi la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. I due pm del Tribunale di Cassino, Alfredo Mattei ed Emanuele De Franco, hanno rivolto alcune domande alle vittime degli attentati, le cui deposizioni hanno poi confermato quanto già era contenuto negli atti processuali. Come è noto gli imputati ad inizio dell'inchiesta erano venticinque (tra arrestati e denunciati), di cui tre, come noto, hanno scelto il rito abbreviato.

Sono accusati, a vario titolo, di aver gestito il traffico di sostanze stupefacenti, di aver spacciato droga, di estorsione, minacce ed intimidazioni. Con la deposizione delle parti offese di ieri, ammontano a trentuno le persone che tra investigatori e vittime degli attentati, hanno testimoniato davanti al collegio cassinate nel giro di tre udienze. Entro il prossimo mese di luglio dovrebbe essere emessa la sentenza degli imputati tutti originari di Santi Cosma e Damiano, Castelforte, Minturno e Formia, difesi dagli avvocati Pasquale Cardillo Cupo, Pasqualino Santamaria, Anna Marciano, Roberto Palermo, Enrico Mastantuono, Camillo Irace, Mariano Giuliano, Mario Rossi, Francesco Ferraro, Enzo Biasillo, Gennaro Caracciolo e Cesare Gallinelli.