Il monumento naturale allo Schioppo è finito al centro della polemica politica in vista delle elezioni comunali. Tutto nasce dalla manifestazione del coordinamento Schioppo bene comune per chiedere al Comune parere favorevole al progetto dopo che la Regione ha completato il suo lavoro. E così dopo le dichiarazioni a sostegno del candidato sindaco Domenico Marzi c'è stata la reazione dell'assessore Rossella Testa che ha parlato di «gattile» e di «scissione dell'atomo». Ma se il coordinamento dello Schioppo, notando che nella risposta dell'assessore i volontari non sono stati citati, ha voluto tenersi fuori dalla polemica, così non è per il consigliere regionale Mauro Buschini che, lo scorso settembre, aveva partecipato al convegno in riva al Cosa sul monumento naturale.

E Buschini risponde per le rime: «La scomposta e nervosa risposta dell'assessore Rossella Testa sul monumento naturale dello Schioppo, mostra in realtà il vero volto dell'amministrazione comunale su questo tema». Il tema vero, dice Mauro Buschini, è che «il monumento naturale è uno strumento per la valorizzazione dell'area e una possibilità di attrarre risorse per l'ambiente. Si potrebbe avere un percorso ciclopedonale dalla cascata all'area archeologica. Sarebbe un pezzo del parco del fiume Cosa».

Quindi aggiunge: «Nelle poche e confuse righe l'assessore si contraddice più volte. Parla di nuovi vincoli per poi asserire che trattasi di zona già vincolata, lamenta carenza di risorse senza che il Comune ne abbia mai richieste alla Regione, per poi citare come esempio proprio un monumento naturale regionale, quello della Selva di Paliano. Per informazione diciamo all'assessore Testa che La Selva di Paliano è un monumento naturale e proprio per questo la Regione può impiegare risorse. I monumenti naturali non sono soltanto vincoli e tutela,ma uno strumento legislativo che consente alla Regione di investire risorse ed un soggetto giuridico che permette la gestione di aree naturali attraverso il coinvolgimento della popolazione.

Ricordiamo, inoltre, all'assessore che i monumenti naturali sono anche uno straordinario veicolo di attrazione turistica, come dimostra il successo enorme del laghetto di San Giorgio a Liri. Ma, nella città con valori catastrofici sulla qualità ambientale ci permettiamo il lusso di disquisire se sia opportuno o meno un monumento naturale? Diciamo la verità: l'amministrazione comunale ha sempre avversato questa realtà, che oggi vive grazie all'impegno di comitati e volontari che curano questo luogo meraviglioso del capoluogo e lo rendono fruibile».

Buschini poi stempera i toni: «La mia volontà non è di fare polemica, ma di dire al Comune che dia il parere così che si possa procedere con la massima collaborazione. Non ci può essere scontro su questo». Tra i dubbi del Comune quello sulla gestione del monumento. «Le associazioni hanno dato la disponibilità. Ma non è che siccome diventa monumento naturale ci devono essere delle persone. Forse hanno un'idea sbagliata di quello che è un monumento naturale. È un luogo protetto sul quale fare investimenti, ma non c'è bisogno di una gestione».