Mentre non sono ancora sopite le polemiche sul caso Catalent, la multinazionale statunitense che ha dirottato un investimento da cento milioni di dollari in Inghilterra a causa della lunga trafila per ottenere i permessi a costruire, per il polo chimico-farmaceutico ciociaro arriva anche una notizia positiva. Il ministero dello sviluppo economico ha raggiunto un accordo sull'innovazione con l'azienda francese Sanofi, che intende sviluppare nel suo stabilimento di Anagni processi produttivi altamente tecnologici per realizzare farmaci di nuova concezione.

L'accordo ha l'obiettivo, spiega lo stesso ministero guidato da Giancarlo Giorgetti, di individuare e realizzare «sistemi di produzione prototipali che consentano l'adozione di processi innovativi per la produzione di farmaci in forma liofilizzata». Il progetto prevede un investimento di 27 milioni di euro, a sostegno dei quali il Mise mette a disposizione 6,3 milioni di euro che consentirà, assicura Giorgetti, «di preservare i livelli occupazionali nello stabilimento di Anagni e creare nuove opportunità lavorative nell'ambito della filiera»

È previsto anche un cofinanziamento da parte della Regione Lazio. «È in corso - informa in merito la società farmaceutica francese Sanofi - l'upgrade tecnologico e digitale di una parte dello stabilimento, destinato ad essere all'avanguardia nella produzione di farmaci iniettabili sterili liofilizzati».

L'accordo rientra in un più ampio piano di investimenti sostenuti dal ministero dello sviluppo economico per un totale di 204 milioni di euro. Oltre che Anagni, del progetto beneficeranno le aziende Bsp Pharmaceuticals e Gelesis di Latina e Lecce con investimenti per la ricerca con l'obiettivo di realizzare prodotti per terapie innovative, biofarmaci e anche anticorpi monoclonali antivirali contro il Covid 19.