Lo stato di abbandono in cui versa la "dacia russa" nel parco di Fontana Grande ha suscitato l'intervento del consigliere di minoranza Vittorio De Lellis, vicesindaco all'epoca in cui fu siglata la convenzione con un privato per la sua sistemazione. Nell'edificio fu creato un pub, poi chiuso con la nascita di un contenzioso tra Comune e gestori.

«Lo stato di abbandono di una struttura ancora integra e potenzialmente funzionante è il risultato di una cattiva gestione della vicenda da parte delle Amministrazioni che si sono succedute dopo la nostra - sottolinea De Lellis, oggi all'opposizione - Quando ero in maggioranza con l'ex sindaco Eligio Ruggeri, fu stipulata una convenzione tra Comune, ente "De Luca" proprietario del parco e un privato per la sistemazione della dacia a spese di quest'ultimo.

La concessione aveva durata almeno ventennale. In cambio, il privato doveva provvedere alla manutenzione e alla pulizia del parco e del fossato adiacente, per sgravare il Comune da tali costi. Cambiata l'Amministrazione, però, sono nati vari problemi perché le opere di pulizia sarebbero state disattese, fino all'emanazione di un'ordinanza di demolizione firmata dall'allora sindaco Boni proprio per l'inadempienza dei gestori. Ed ecco che sono cominciate le battaglie legali.

Ritengo, però, e lo sostenni anche in Consiglio comunale, che una soluzione benevola si sarebbe potuta raggiungere, in modo da mantenere un'attività che dava comunque attrazione al luogo. Ma anche per conservare una bella struttura che sarebbe diventata di proprietà dell'ente "De Luca" al termine della concessione. Nonostante siano finite le cause con i vecchi proprietari, nonostante l'ordinanza di una quindicina d'anni fa, ecco il risultato: degrado assoluto e incertezza sul futuro della dacia. L'attuale maggioranza, che discende da quella che ha cominciato le contestazioni (il sindaco Como c'era), è latitante sulla questione e non decide. Spero solo che nessuno si faccia male e finisca presto questo degrado».