Donazione degli organi, Trento la più generosa tra le grandi città, mentre il comune italiano con il miglior indice in assoluto è Geraci Siculo, 1.800 abitanti in provincia di Palermo, che in un anno ha scalato la classifica grazie a una storia di donazione che ha coinvolto la comunità locale. Arranca la provincia di Frosinone che è 92esima in Italia e l'ultima del Lazio. È quanto emerge dall'ultima edizione dell'Indice del Dono, il rapporto realizzato dal Centro nazionale trapianti che mette in fila i numeri delle dichiarazioni di volontà alla donazione di organi e tessuti registrate nel 2021 all'atto dell'emissione della carta d'identità nelle anagrafi dei 6.845 Comuni italiani in cui il servizio è attivo.

L'Indice, diffuso in occasione della 25esima giornata nazionale della donazione degli organi che si celebra il 24 aprile, è espresso in centesimi ed è elaborato tenendo conto di alcuni indicatori come la percentuale dei consensi, quella delle astensioni e il numero dei documenti emessi. Nella classifica nazionale tra i grandi centri (quelli con oltre 100.000 abitanti) dopo Trento ci sono Verona, Livorno, Ferrara e Cagliari, tra i centri medi (tra 30 e 100.000 abitanti) prima Nuoro, poi Belluno, Como, Cerveteri (Rm) e Camaiore (Lu), mentre al sesto posto c'è Formia, tra i centri medio piccoli (5-30.000 abitanti) vice Primiero San Martino di Castrozza (Tn) davanti a Guardiagrele (Ch), Livigno (So), Vernio (Po) e Boscoreale (Na). Infine nella graduatoria dei comuni con meno di 5.000 abitanti primo Geraci Siculo (Pa), poi Longano (Nu), Cardedu (Nu), Morgongiori (Or) e Cinte Tesino (Tn). Venendo al Lazio, nella classifica provinciale Rieti è 49esima in Italia, Roma 63esma, Latina 75esima, Viterbo 79esima e Frosinone 92esima.

Frosinone (nel 2019 era ancora 97esima) ottiene un punteggio di 52,75 come indice dono con il sì al 60,3%, il no al 39,7% e una quota di astenuti del 45,2%. A livello nazionale prima Nuoro, poi Trento e Belluno. Nella classifica del dono i primi tre comuni del Lazio sono Picinisco con un indice di 78,98, con il sì al 98,4%, il no all'1,6% e una quota di astenuti del 47,9%, a seguire Poggio San Lorenzo (Ri) con un indice di 76,3, il sì all'83,3%, il no al 16,7% e gli astenuti al 26,5%, quindi Gradoli (Vt) con un indice di 75,11 con il sì al 100% e una quota di astenuti al 60%.

L'assessore regionale alla sanità Alessio D'Amato ha commentato così la classifica: «L'indice del dono elaborato dal Centro nazionale trapianti individua nella Regione Lazio i comuni piccoli e medi come maggiormente generosi. Colloca la provincia di Rieti al di sopra della media nazionale con un indice uguale a quello della provincia di Milano. Vanno molto bene, e li ringrazio della generosità, i comuni di Cerveteri, al quarto posto a livello nazionale tra i comuni medi, il comune di Formia al sesto posto.

Nella nostra regione i primi tre comuni con un indice di dono superiore alla media nazionale sono tre piccoli comuni uno in Ciociaria, Picinisco uno nel reatino Poggio San Lorenzo e uno Gradoli nella Tuscia. È importante che prosegua l'impegno profuso dai comuni della nostra regione nella gestione complessiva del servizio di registrazione della dichiarazione di volontà sulla donazione di organi e tessuti in occasione del rilascio della Carta d'identità elettronica. Donare è un gesto di generosità e amore nei confronti della collettività ed è particolarmente importante per il Servizio sanitario regionale e per la nostra rete trapianti per salvare vite».