"Grande fratello" nelle piazzole di sosta della superstrada tra Alatri e Ferentino. Telecamere contro gli incivili. Delle ultime buste e dei tanti sacchi di rifiuti che fino a pochi giorni fa erano in bella vista lungo il tratto, sia verso Sora, sia verso Ferentino, non c'è più traccia. Gli operai hanno provveduto alla bonifica, ripulendo le piazzole dall'inciviltà di quanti, invece di fare la differenziata hanno caricato le auto di materiale per disfarsene in superstrada. Ma adesso, se continueranno a farlo, saranno immortalati dalle telecamere. Questo perché i rifiuti non ci sono più, ma in bella vista ora ci sono le telecamere di videosorveglianza, una per ogni piazzola.
Diversi gli appelli di persone che avevano sollecitato l'installazione dei dispositivi per scoraggiare i soliti ignoti. Le piazzole nel tempo sono state oggetto di deposito incontrollato di rifiuti abbandonati. E sistematicamente dopo pochi giorni dalle tante pulizie effettuate, le piazzole tornavano ad essere discariche abusive a cielo aperto. Erano diventate un biglietto da visita indecente anche alla vista dei numerosi turisti che percorrono il tratto della Sora-Ferentino per raggiungere luoghi e bellezze di molti paesi della Ciociaria.
Lo scorso anno in alcune di quelle piazzole è comparso anche un foglio bianco con su scritto "Non inquinate, è per il mio futuro". Sotto alla scritta anche un fiore. Quel fiore che la piccola Lea di Alatri, 9 anni, aveva disegnato, scrivendo quella frase sul foglio, per lanciare il suo appello chiedendo di smettere di danneggiare e sporcare il territorio. E ora transitando lungo la superstrada, in entrambe le direzioni, non si vedono più i rifiuti, ma si notano invece le telecamere.
Il provvedimento è stato accolto con grande piacere da quanti da tempo invocano simili azioni. «Con grande piacere abbiamo visto che sono state installate le telecamere nelle piazzole di sosta - sottolinea un automobilista - Piazzole che sono ora ripulite. Speriamo che non accada più quanto diversamente si è sempre verificato a pochi giorni dalle bonifiche effettuate nel tempo. Questa volta crediamo che non sia più così semplice disfarsi di buste e sacchi, sapendo di essere ripresi da una telecamera e rischiando in tal modo di finire nei guai».