«E ora basta con questa pantomima della "non competenza"! È da tempo che cerco in tutti i modi di richiamare l'attenzione sui pericoli di disfacimento che corre la quattrocentesca cappella della "Madonna degli Angeli" a Sant'Elia Fiumerapido ma si fanno orecchie da mercante». Una critica durissima, quella dello storico santeliano Benedetto Di Mambro, che non molla.

E cerca di accendere i riflettori sul problema affinché qualcuno intervenga. «La cappella quattrocentesca non ha un proprietario privato. Fu costruita nel 1448 dall'abbazia di Montecassino e dalla stessa fatta affrescare nel 1702: è tutto scritto sulle pareti. Un'altra data sta ad indicare la considerazione che Montecassino aveva per la stessa: in occasione del Giubileo del 1681, l'abate Sebastiano Biancardi decretò che vi si dispensassero indulgenze plenarie tutti i venerdì dell'Anno Santo.

Oggi, chi vi abita nei dintorni la tiene volontariamente pulita e dichiara che non ha proprietari - continua Di Mambro - A noi sembra di capire che proprietaria ne sia la Chiesa. Però negli anni '60 del secolo scorso fu il sindaco di Sant'Elia Giuseppe Di Palma a rinforzarne il tetto per evitare l'infiltrazione di acqua piovana. Oggi gli affreschi settecenteschi rischiano di frantumarsi per via di grosse fenditure che attraversano il soffitto aprendo anche squarci che stanno staccando gli intonaci affrescati». Poi affonda: «Insomma ci si rimbalza la palla come se fosse terra di nessuno e quindi può benissimo essere abbandonata a un triste ed ignobile destino. Il Comune, la chiesa o un altro ente non ha da spenderci nulla: si tratta solo di attingere ad appositi fondi regionali».