Una luce per Serena. A esprimere il suo sdegno è la giovane sorana Pia Cipollone, che con una lettera aperta ha voluto dire la sua sullo stato in cui versa il luogo in cui venne ritrovato il corpo della povera studentessa di Arce quasi ventuno anni fa, senza neanche un lampione a illuminare la lapide che la ricorda.

Scrive la ragazza: "Vorrei esprimere il mio dolore per un Angelo...sì, proprio così sei tu, Serena Mollicone, ti chiedo scusa per tutto il male che ti hanno fatto, per la tua libertà strappata, ti chiedo scusa per i dolori che hai sopportato, senza che nessuno poteva fare nulla per te.
Ti chiedo scusa per tanti anni di udienze senza ancora risolvere nulla, solo chi ha cicatrici sulla propria pelle lo può capire. E poi dicono di denunciare, per cosa? Per farti trattare da matta, per farti prendere in giro da chi ti dovrebbe difendere. Nonostante i miei 18 anni, mi vergogno di essere una cittadina italiana, non ci sono leggi. Purtroppo in Italia, cara Serena, non solo non si arriva mai alla fine per la tua verità, ma la cosa terribile è che tu non sia degna neanche di una luce.
Chiedo a chi di dovere: qui avrebbe potuto esserci una vostra figlia, vostra moglie, vostra nipote...Ma voi politici e amministratori avete un cuore? Allora chiediamo una luce per Serena, facciamola brillare nel cielo".