Tre giorni per fare una scelta, per decidere i rappresentanti sindacali. In Comune fin dal primo giorno è stata chiaro un dato: l'afflusso costante e da subito elevato. Alla fine delle operazioni di voto hanno espresso la loro preferenza ben 118 dipendenti su 121, per un totale del 97,53%. Ieri mattina lo spoglio in sala Restagno, Fenadip fa poker ottenendo ben quattro rappresentanti su sette.

I primi tre più votati fanno parte della squadra di Vincenzo De Nisi e sono Maurizio De Maria con 19 voti, Edoardo Fabrizio con 12 e Nadia Miele con 11, a seguire, sempre Fenadip, Antonio Caramadre con 10 voti, Simona Valente, Csa, con 10 voti, Anna Maria Silvestri, Csa, con 8 preferenze e Giovanni Nardone, della Uil, con 5 preferenze. Con un totale di 68 voti, circa il 60%, Fenadip trionfa ancora.

Nell'ultima tornata elettorale la sigla aveva incassato cinque rappresentanti su nove. Conferma quindi il primato, anzi aumenta il consenso passando dal 55,50% al 57,14%. Una buona rappresentanza di quote rosa, tre su sette. «Ancora una volta i dipendenti comunali di Cassino ha evidenziato il segretario Fenadip, Vincenzo De Nisi premiano il lavoro svolto in tutti questi anni di sindacalismo autonomo sul campo. Libero davvero dalla politica e realmente senza padroni. Ancora una volta raggiungiamo un risultato strepitoso grazie al lavoro dei candidati che ci permette di avere la maggioranza assoluta dei voti e la maggioranza dei seggi. Eleggiamo 4 rsu su 7: Maurizio De Maria, Edoardo Fabrizio, Nadia Miele e Antonio Caramadre».

«Esprimiamo il primo degli letti in assoluto nella persona di Maurizio Di Maria - ha aggiunto con orgoglio De Nisi - Tutto ciò a testimonianza che l'obiettivo di un sindacalismo libero dopo anni di lotte è stato raggiunto, nonostante le innumerevoli pressioni che si sono registrate e che evidentemente non hanno potuto nulla contro il voto libero».

Poi un ringraziamento a chi si è dato da fare senza riuscire a conquistare un posto tra le rsu: «Un ringraziamento speciale a tutte le persone che si sono esposte in prima persona, candidandosi, e che non sono state elette. Il lavoro di squadra spesso fa la differenza e lo abbiamo visto, ancora una volta, qui oggi, continueremo ad andare avanti come fatto fino ad ora» ha concluso De Nisi. Confermati De Maria, Caramadre e Nardone, new entry Miele, Fabrizio, Valente e Silvestri. Resta fuori, per la prima volta, la Cgil che non riesce ad eleggere un suo candidato. La fotografia dei risultati evidenzia una certezza: le sigle storiche restano ferme al palo, UIl, Cisl e Cgil si fermano a sette preferenze di lista ciascuna, un valore decuplicato da Fenadip e quadruplicato da Csa, sintomo che il rapporto umano e il lavoro portato avanti quotidianamente in favore dei dipendenti fa effettivamente la differenza. Inoltre l'importante afflusso alle urne, nella quasi totalità, esprime una volontà ben chiara.