Poco distante dagli ambulatori del Distretto C della Asl c'è piazza Annunziata, teatro di scene raccapriccianti come quella dell'altro ieri mattina: una siringa usata piantata per terra. Scuole, servizi, attività: un luogo della città vissuto dai cittadini di tutte le età, anche se la piazza mette paura, specialmente la sera, con ripetute segnalazioni dello spaccio di droga che avviene proprio davanti all'ex centro Serapide, il "mostro"di cemento incompiuto. Una scena allarmante che conferma la situazione di degrado sociale dell'area di piazza Annunziata.

Una siringa non abbandonata in un angolo, ma infilzata nel terreno, quasi a sfidare chi la vede passando, come per segnare il territorio che resta scarsamente controllato. Ci sono le telecamere, ma non funzionano dopo che i soliti vandali le hanno prese di mira. La piazza, che avrebbe dovuto essere un'area di svago e socialità, è invece uno spazio deserto. I residenti della zona si lamentano dell'incuria e raccontano che spesso vengono abbandonati cumuli di rifiuti di ogni tipo vicino ai cassonetti. Dell'altra mattina l'ennesima testimonianza che lì ci si droga. La foto postata sui social è subito divenuta virale. Dal Comune il sindaco Luca Di Stefano rassicura e spiega che progetti ha l'amministrazione per quell'area.

«Sicuramente nei prossimi giorni partirà un'importante opera di bonifica lungo tutto il perimetro di piazza Annunziata», anticipa il primo cittadino. Ma i suoi programmi vanno oltre: «Per l'estate che sta per arrivare abbiamo intenzione di creare un piccolo spazio per i ragazzi e per i bambini, con cinema all'aperto, mostre cinematografiche. Vogliamo che diventi una piazza per bambini e famiglie».

Il sindaco Di Stefano punta sul fatto che se la piazza tornerà a essere frequentata dalle famiglie sorane si potrà più facilmente arginare il degrado che oggi l'avvolge. Un modo per provare a contenere episodi come quelli dell'altra mattina creando un movimento sano attorno all'agorà. Da qui l'idea di organizzare proprio in quello spazio degli eventi capaci di rianimarlo e farne un luogo d'incontro e socialità.