Archiviata la conferenza dei servizi sul biodigestore, si attende la prossima convocazione. Una procedura che vede protagonista anche la Provincia di Frosinone. Il vice presidente Alessandro Cardinali illustra l'opinione in merito dell'ente.

Qual è la posizione della Provincia di Frosinone sull'impianto?
«Abbiamo partecipato alla conferenza dei servizi presentando le relazioni di nostra competenza. Sono state evidenziate criticità importanti per quanto riguarda le emissioni in atmosfera e le opere idrauliche. E' stato quindi espresso un parere negativo. Ringrazio l'ingegnere Eugenia Tersigni, responsabile dell'ufficio ambiente, per il lavoro svolto».

Chi difende e sostiene il progetto fa leva anche sull'elemento della produzione alternativa di energia. Non è un argomento da tenere in considerazione?
«Tutti gli impianti di questo genere hanno questo scopo, ma va valutato il rapporto costo-beneficio. Si tratta di 84 mila tonnellate annue di rifiuto umido. Diventerebbe un impianto per tutta la regione, anzi per l'intero centro Italia. Soprattutto se si considera che in provincia di Frosinone ci sono cinque richieste di autorizzazione simili».

Questo è il primo motivo di contrasto. L'altro è la situazione ambientale?
«Certo. Il territorio è in un'area Sin che ha bisogno di bonifica, non di incremento di attività del genere».

Lei è anche consigliere comunale di minoranza ad Anagni. Come valuta le mosse del Comune di Anagni?
«In consiglio comunale abbiamo espresso all'unanimità il parere contrario, con allegati alla delibera i pareri tecnici e dell'associazione medici per l'ambiente. Ci si aspettava che in conferenza dei servizi venissero almeno letti, ma ho l'impressione che nessuno li leggerà perché non erano presenti, a sollecitarlo, né amministratori né ufficio tecnico. Questa cosa mi ha spiazzato».

Sappiamo, comunque, che solo la Regione Lazio ha la competenza di autorizzare l'impianto. Cosa possono fare, concretamente, gli altri enti che non hanno potere decisionale?
«Se partecipano attivamente, la Regione non può non tenerne conto. L'amministrazione provinciale lo ha fatto, dietro il parere negativo presentato c'è un enorme lavoro».