Reiterate richieste di carte e documenti da parte del consigliere di minoranza sulle barriere antirumore nel tratto urbano dell'A1: il sindaco Galli risponde, ma solo dopo cinquanta giorni. Marco Colucci attacca e torna sulla delicata questione dell'inquinamento acustico patito dai residenti della località Pescara. «Cinquanta giorni per avere una risposta: questo fa capire che il nostro Comune è allo sbando - dice il consigliere - Eppure, dopo un articolo sul giornale, il sindaco Marco Galli trova il tempo per rispondermi. Da quanto asserisce è fin troppo chiaro che non esiste alla data odierna alcun progetto preliminare sulle barriere antirumore per cui ci chiediamo se l'impegno ad installarle preso con i residenti verrà rispettato. Oppure dobbiamo aspettare le elezioni comunali del 2024?».

Quanto al rimpallo delle responsabilità sulle amministrazioni passate, Colucci ribadisce la sua idea: «Dopo otto anni hanno ancora il coraggio di parlare del passato: se ad oggi queste situazioni non sono state affrontate e risolte la colpa è del sindaco Galli, a cui tanto piace scrivere sui social e molto meno, visti i risultati, a chi sottopone legittimamente un'istanza secondo quanto previsto dallo statuto comunale. Per le altre richieste ancora non evase, lo stesso sindaco è pregato di fornire quanto prima la documentazione richiesta, diversamente deduciamo tutti che la sua tanto declamata trasparenza è vanificata da inutili sermoni che la città non ha più intenzione di ascoltare. Il fallimento della sua amministrazione è sotto gli occhi di tutti: pochi mesi fa aveva scritto nel suo blog "una scelta che non rifarei".
La verità, caro sindaco pro tempore, non è che lei non rifarebbe questa scelta, è che i cittadini hanno ormai capito di aver sbagliato a votarla».

Colucci conclude con un suggerimento: «Un consiglio spassionato per evitare ulteriori cadute di stile e una sonora bocciatura mentre indossa, ancora per poco, la fascia tricolore, per il bene di Ceprano e dei cepranesi, si dimetta. E lasci il posto a chi ha davvero a cuore l'interesse della nostra città»