Giovane accoltellato per un cane, ieri in aula il teste chiave. È stata ascoltata, infatti, la fidanzata di uno dei due ragazzi arrestati subito dopo l'aggressione armata in via Virgilio a Cassino nello scorso mese di novembre.
Secondo la ricostruzione dei carabinieri la vittima era stata accoltellata in strada per un cane conteso.
Un fendente al volto, al braccio, all'addome dopo la colluttazione nata sembrerebbe proprio per tornare in possesso del Pitbull. Poi l'arresto dei due giovani M.T.
e di G.M., 18e 19anni di San Giorgio (difesi dagli avvocati Mariano Giuliano ed Emanuele Carbone), chiamati a rispondere di tentato omicidio, tentata rapina, lesioni gravi e porto abusivo di armi. A rappresentare il coetaneo ferito, l'avvocato Eva Tiseo.

Le difese degli arrestati avevano avanzato la richiesta di un abbreviato condizionato. L'uno a una consulenza medica di parte (già depositata) utile a dimostrare, secondo i legali, che quei colpi inferti non avevano lo scopo di uccidere. L'altro all'escussione della ragazza.
Proprio la fidanzata di uno dei coinvolti. La giovane, incalzata dalle domande del giudice, avrebbe ricostruito quella sera e l'aggressione offrendo dettagli interessanti. L'udienza è stata rinviata al 27 aprile per la discussione. E la sentenza.