Un mercato dell'automotive che non mostra miglioramenti e uno stabilimento di Cassino che dal 2017 che continua a perdere volumi e occupazione, laddove però si continuano a disegnare sogni sia con l'Alfa Romeo che a bordo della Maserati. Sono i dati emersi dal rapporto produzione nei primi tre mesi del 2022 da parte della Fim Cisl nella conferenza di ieri a Torino. Numeri ancora negativi con una riduzione del -13,5% rispetto al 2021. In particolare, nei tre mesi del nuovo anno, sono state prodotte, tra autovetture e furgoni commerciali, 180.174 unità contro le 208.242 del 2021.

La produzione di autovetture, pari a 123.484 segna un -2,6%, mentre quello relativo ai veicoli commerciali segna una pesante riduzione del 30,4% in termini di volumi. Se i dati di produzione li rapportiamo al periodo pre-covid e quindi al 2019, la situazione mantiene lo stesso livello di perdita complessiva nei volumi con un -13,2% (auto più veicoli commerciali), con le autovetture in forte peggioramento a -9,4% e i veicoli commerciali a - 20,5%. Le motivazioni? In gran parte riconducibili allo stop nelle produzioni determinato dalla mancanza dei semiconduttori che ha iniziato a far sentire tutto il suo peso già nei primi mesi del 2021, ma si è aggravata pesantemente nella seconda parte del 2021 e continua in maniera molto significativa anche nel primo trimestre 2022. Una situazione destinata a continuare per tutto l'anno.

Focus su Cassino
Ma è su Cassino che sono puntate tante delle sfide future nonostante, oggi come oggi, lo stabilimento annaspi. La produzione nel I° trimestre è di 13.745 unità che, rapportate al risultato negativo raggiunto nel 2021, sembrerebbe riscontrare una certa crescita. Ma tutto ciò non deve trarre in inganno, infatti la produzione è simile al primo trimestre del 2020, anno del lockdown e del fermo produttivo. «Se un raffronto deve essere fatto - ha dichiarato il segretario nazionale Fim Cisl Ferdinando Uliano - bisogna osservare il 2017, dove le produzioni erano esattamente il doppio. Dal 2017 che lo stabilimento continua a perdere volumi e occupazione. Si è perso oltre il 65% della produzione e oltre 1.100 occupati.

Nella produzione del I° trimestre 2022, il 37% è rappresentato da Alfa Romeo Giulia e il 63% dall'Alfa Romeo Stelvio. La produzione è stata condizionata da un continuo stop produttivo determinato dalla mancanza di semiconduttori, nei primi tre mesi sono state complessivamente 16 giornate lavorative, coperte in parte con Cds e con recuperi produttivi da effettuare nei prossimi mesi. Nei restanti giorni lavorativi comunque si è marciato a velocità ridotta con circa 420 lavoratori giornalmente in Cig.

Le produzioni di Giulia e Stelvio, vengono svolte da tempo su un unico turno centrale. Nel corso del 2021 i fermi produttivi avevano raggiunto circa 92 giorni. Anche nel I° trimestre si sono prodotte le pre-serie del nuovo suv Maserati Grecale. Nell'ultimo incontro al Ministero dello Sviluppo Economico, dopo la presentazione del piano ci è stata comunicata la partenza della produzione dal secondo trimestre del 2022. Nell'incontro del 31 marzo di quest'anno il ceo di Stellantis Carlos Tavares ha affermato che il suv Grecale ha un livello di perfezione e qualità superiore ai concorrenti tedeschi e questo rappresenterà un elemento importante per il successo in termini di volumi.

Con la partenza delle produzioni del nuovo Suv è fondamentale che nel 2022 si inverta la tendenza fortemente negativa dello stabilimento di Cassino, e per la Fim-Cisl significa azzerare l'uso degli ammortizzatori sociali e costruire le condizioni per accogliere altre nuove vetture del segmento premium e del lusso.

Nell'incontro post presentazione del Piano Stellantis, Cassino è stato descritto come la "Casa dell'Alfa Romeo", è uno stabilimento con una capacità produttiva di circa 300.000 auto, quindi se la strategia è quella di quadruplicare i ricavi nel segmento premium e lusso (Maserati, Alfa Romeo, Ds e Lancia), attendiamo nei prossimi incontri una nuova assegnazione, del resto le dichiarazioni del Ceo di Alfa Romeo Philippe Imparato, raccontavano di "un lancio all'anno dei brand Alfa Romeo, Ds, Lancia fino al 2026". Con il Maserati Grecale approderà a Cassino anche la piattaforma premium con motorizzazione elettrica già nel 2023 e consentirà successivamente di svilupparla anche sugli altri due modelli di Alfa Romeo presenti nel Plant.