Il Teatro romano e un tratto delle mura poligonali di Ferentino, la parte collegata alla Porta Montana, sono oggetto di intervento in questi giorni. Nella seconda situazione è in corso il restauro e la messa in sicurezza del tratto murario. L'intervento consiste nella ricucitura delle lacune che affiorano in quella parte della cinta muraria. Lavori obbligati proprio perché spuntano grandi fori tra i massi arcaici e di tanto in tanto, probabilmente anche a causa dei colombi, rotolano giù sulle auto in sosta pietre e altro materiale.

I lavori sono stati affidati alla ditta Moliri e la direzione di essi all'architetto Paolo Culla. L'intervento dà luogo alla bonifica dalla vegetazione spontanea e al consolidamento strutturale, senza alterare la condizione originaria connotata da una importante valenza storica, architettonica e culturale. La cerchia muraria di Ferentino, o mura ciclopiche per l'imponenza dei massi, che si estende per due chilometri e mezzo (risale al IV secolo a.C. la parte poligonale), rappresenta un patrimonio di notevole importanza.

La giunta Pompeo nei mesi scorsi ha firmato opportuna delibera per poter ottenere il riconoscimento delle millenarie mura poligonali, presenti in un circuito di città di 6 regioni dell'Italia centrale, nella lista propositiva italiana del patrimonio culturale mondiale dell'Unesco (Tentative list nazionale). L'esecutivo Pompeo ha aderito, quale Comune partner, alla proposta di avvio della procedura di riconoscimento delle mura megalitiche e di accettare, in via preliminare, l'adesione di Ferentino all'inserimento nella lista propositiva italiana del patrimonio dell'Umanità.

La candidatura rappresenta un'importante occasione di valorizzazione del patrimonio archeologico e paesaggistico della città gigliata. Un altro tesoro archeologico che Ferentino conserva con fierezza è il Teatro romano (II sec. d.C.). Nel sito in via Antiche Terme si lavora per riscoprire interamente l'arena. Il progetto finanziato dal Ministero dei beni culturali per un milione e mezzo di euro, prossimamente vedrà un'impennata dei lavori per essere terminato nel 2023.