Carenza di organico all'ospedale Santa Scolastica. Dopo le polemiche e le segnalazioni dei mesi scorsi arriva la risposta della Asl. Il primo a sollevare la questione dei problemi nel reparto di ortopedia è stato il consigliere comunale Luca Fardelli che lo scorso 12 febbraio evidenziò come il personale a disposizione del reparto non fosse sufficiente, lo spiegò durante il consiglio comunale per sollecitare l'intervento del sindaco e dell'amministrazione. Un appello purtroppo caduto nel vuoto. E alcuni giorni fa il consigliere provinciale di FdI Daniele Maura aveva ripreso proprio la stessa tematica sollecitata da Fardelli.

Una situazione sulla quale la politica ha alzato i toni. In particolare il consigliere Fardelli si è fatto spesso portavoce dei disagi e delle criticità vissute dagli utenti, ritardi nelle prestazioni ambulatoriali, problemi per i pazienti che, durante la pandemia, erano costretti ad aspettare davanti alla sede di via De Bosis sotto il sole e sotto la pioggia. «L'attenzione a questa importante realtà deve essere una priorità di ogni amministratore ha evidenziato il consigliere comunale Parliamo di migliaia di persone, molte delle quali sono persone fragili come malati e anziani».

La Asl ha risposto e chiarito: «In merito alle segnalazioni di politici per carenza di organico in alcuni reparti del S. Scolastica, ringraziamo molto tutti coloro che si interessano di eventuali carenze nelle piante organiche sanitarie. Effettivamente, come detto tante volte, non è facile fare sanità laddove si fatica a trovare il personale. Il nostro problema non è comunque allarmante se non per alcune specialità di cui ormai ben sappiamo: ortopedia, psichiatria, anestesia ed emergenza. Il tema è nazionale. Mancano ovunque, chiaramente da noi si fa ancora più fatica. Non ci arrendiamo mai e soprattutto operiamo concretamente senza perdere tempo. Due minuti però occorrono per evitare che molte discussioni giornalistiche allarmino la popolazione: la Asl di Frosinone è da tempo impegnata a risolvere la carenza di personale medico. Nonostante la pandemia abbiamo continuato in questa direzione e negli ultimi due anni sono stati assunte ben 201 unità. Continuerà sempre la buona gestione e l'attenzione con il lavoro concreto degli uffici. Si auspica sempre più senso del dovere da parte di tutti, concretezza di azioni a supporto della sanità anche con corretta informazione ai cittadini. Stiamo pure migliorando la qualità delle prestazioni con corsi e formazione attraverso la collaborazione di tutta l'azienda. Non è facile gestire le sanità provinciali meno attrattive per i giovani e anche con altissimo contenzioso che preoccupa i neo medici, i quali vorrebbero trovare situazioni con meno pressione del sistema durante lo svolgimento della propria professione. Comunque si legge ancora nella nota l'azienda è, oggi, sicuramente più attrattiva e finita l'emergenza auspica che ortopedici e neuropsichiatri (sempre più rari) possano sceglierla come tanti hanno fatto».

Poi la novità: «In questi giorni si sta espletando un concorso per l'assunzione a tempo indeterminato di ulteriori tecnici di laboratorio, tecnici di radiologia e dietiste. Dal prossimo 16 aprile prenderanno poi servizio ulteriori Operatrici Socio-Sanitarie (Oss), mentre nuove figure si stanno reclutando attraverso le graduatorie regionali. Per le specialità dove in questo momento c'è carenza di medici la Asl ha richiesto dei concorsi attraverso i quali reclutare il personale sanitario necessario da mettere a disposizione dei reparti. Un impegno, quello dell'Asl, che dunque fa sistematicamente i conti con le difficoltà ataviche nel reperire personale specializzato disposto ad accettare di lavorare negli ospedali pubblici di provincia».

Il dottor Pietro Dalla Vedova, direttore di Ortopedia e Traumatologia del Santa Scolastica sottolinea proprio questo aspetto: «Siamo in un momento di carenza, non riusciamo a trovare medici disposti a lavorare negli ospedali pubblici. La difficoltà a reperire ortopedici si riscontra in tutta Italia e pesa particolarmente sulle provincie. Anche la recente manifestazione d'interesse non è andata a buon fine. Il nostro reparto offre molti servizi: 16 posti letto di degenza, tre turni di sala operatoria settimanali, pronto soccorso traumatologico, ambulatorio istituzionale e reperibilità notturne. Nonostante l'organico chirurgico ridotto il nostro reparto riesce a fare innovazione: due giorni fa è stata impiantata la prima protesi inversa di spalla navigata ad una paziente originaria di Cassino di 79 anni affetta da lussazione recidivante».