Auto bruciata per...schiamazzi! La vicenda risale al settembre 2019, quando secondo il quadro accusatorio - una coppia di fidanzati avrebbe assoldato il giovane straniero commissionandogli, dietro pagamento di un compenso, l'incendio dell'autovettura della donna che aveva osato denunciare gli insostenibili schiamazzi notturni. Ieri i due giovani di 22 e 26 anni sono comparsi davanti al gup e hanno scelto riti differenti. A rappresentare la parte civile, che si è costituita ieri, l'avvocato Angela Caprio. Il ragazzo ha chiesti di poter procedere con un abbreviato. La fidanzata, invece, con la richiesta di essere ammessa ai servizi socialmente utili. Si deciderà il prossimo 19 aprile.

L'indagine
L'incendio avvenne due anni fa. Ma si comprese subito che non si trattava di un cortocircuito. Così i carabinieri iniziarono a scavare. E misero le mani su un minore di origini marocchine. Ma mancava qualcosa. I mandanti. Le indagini affidate ai carabinieri della locale stazione, della Compagnia di Pontecorvo portarono a chiudere il cerchio su due fidanzati di Aquino, mentre l'esecutore materiale sarebbe stato proprio il giovanissimo per il quale la posizione è stata stralciata e inviata al Tribunale dei minori.

Per i carabinieri si sarebbe trattato di una brutta vendetta: la donna, proprietaria dell'auto, avrebbe osato lamentarsi e poi presentare un esposto per voci, grida e musica in piena notte. Sarebbe stata questa la "scintilla" che avrebbe acceso dapprima la rabbia e poi l'auto della donna. Poi la chiusura delle indagini da parte dell'Arma e l'apertura della fase processuale.