Un rientro in fabbrica, quello di domani mattina, carico di incognite per le tute rosse. La crisi del settore, quella dei microchip e la mancanza di materiali anche per il fronte bellico non lascia immaginare una settimana tranquilla. Quella appena trascorsa si è conclusa con tre giorni lavorativi su sei, dal momento che per sabato 26 era stato annunciato - e poi annullato - il recupero di uno dei fermi produttivi.

È questo grado di instabilità globale a non permettere alcun tipo di previsione, soprattutto sul fronte della salita produttiva del Grecale. Sono stati proprio i sindacati ad aver confermato che è impossibile sbilanciarsi sui tempi. La data approssimativa di giugno potrebbe non essere confermata affatto. E senza il suv Maserati, "stellare" in ogni suo centimetro, è difficile sperare in un minimo di ripresa per lo stabilimento cassinate. E le fabbriche o le piccole e medie aziende del settore metalmeccanico rischiano ancor di più. Molte potrebbero non superare l'estate.

Ecco gli esuberi
Intanto sono una settantina i lavoratori dello stabilimento Stellantis ad aver aderito agli incentivi per gli esuberi. È questo il numero - già comprensivo delle ultime firme di questi giorni dei lavoratori con i sindacati - alla data del 31 marzo. Ricordiamo che nell'accordo tra Stellantis e le sigle, le uscite incentivate destinate a Cassino Plant erano 173 su un numero di attuali 2811 operai e 347 impiegati per un totale generale di 3.158 lavoratori a Piedimonte San Germano.

«Si stanno facendo tutte le pratiche - ha affermato il segretario generale Frosinone-Latina della Uilm, Francesco Giangrande - si stanno completando le ultime conciliazioni attraverso tutte le organizzazioni sindacali e staremo a circa 70 dipendenti che hanno usufruito dell'incentivo alla data 31 marzo sapendo che questo accordo ha durata fino a fine maggio. Ognuno dei lavoratori che usufruisce ha un bonus di non meno di 55.000 mila euro. Gli esuberi riguardano solo quei lavoratori che nell'arco dei prossimi due anni maturano i requisiti per andare in pensione ma ci sono ulteriori incentivi da parte dell'azienda anche verso quei lavoratori a cui a cui mancano 3 o 4 anni».

La data di scadenza per queste agevolazioni all'uscita anticipata è quella di maggio ma non è assolutamente escluso che l'azienda non rinnovi la politica degli incentivi anche nel semestre successivo. «Oggi come oggi - dettaglia ancora Giangrande sul fronte generale - non c'è più un problema di esubero legato a una riorganizzazione ma continuano a esserci gli esuberi che derivano dal mercato, un mercato che - nonostante gli investimenti fatti sugli stabilimenti italiani - non garantisce il mantenimento degli attuali dipendenti. Fermo restando anche il problema generale e cioè che l'Inps continua a segnalare che in Italia ci sono più pensionati che lavoratori attivi».

Dunque, il numero di uscite incentivate per Cassino Plant potrebbe salire ancora fino alla data di scadenza prevista dall'accordo generale, nel frattempo altri lavoratori potrebbero maturare condizioni simili e aderire a un nuovo e ipotetico piano di fuoriuscite a partire da maggio.

E Stellantis investe
Nel frattempo Stellantis non si ferma e continua a sfoggiare novità. Stavolta arrivano dagli Stati Uniti dove debutta un nuovo motore in casa Jeep. Il nome è già indicativo: "Hurricane" ("uragano") ed è uno dei propulsori più potenti mai realizzati dal marchio americano. Il 3 litri sei cilindri in linea a benzina prenderà progressivamente il posto delle grandi unità V8 aspirate portando con sé una maggiore efficienza e, soprattutto, più potenza. Un altro tassello nella sfida mondiale della multinazionale.