Ha percepito indebitamente venticinque mensilità per un totale di 11.577 euro. Ha dichiarato di vivere con il suo nucleo familiare in un appartamento nella parte bassa del capoluogo, quando invece aveva occupato abusivamente un alloggio Ater. Nella domanda presentata all'Inps ha, inoltre, omesso lo stato detentivo del marito. È finita così nei guai una quarantasettenne del capoluogo. Nei giorni scorsi sono state concluse le indagini. La donna è difesa dall'avvocato Antonio Ceccani.

La ricostruzione
Furbetta del reddito di cittadinanza scoperta e finita nei guai. Si tratta di una quarantasettenne. Stando alle accuse, la frusinate, per poter ottenere indebitamente il reddito di cittadinanza con domande presentate all'Inps, ha indicato falsamente di essere residente in un appartamento di Frosinone unitamente al proprio nucleo familiare, mentre in realtà era illegittimamente domiciliata in un immobile residenziale Ater, sempre nel capoluogo. Inoltre, sempre stando alle accuse che vengono contestate alla quarantasettenne, la stessa aveva omesso di indicare lo stato detentivo del coniuge, ovvero che era stato arrestato con rispettivi periodi di detenzione in carcere e successivamente sottoposto all'obbligo di dimora nel comune di Frosinone.

Domanda falsamente presentata che non ha consentito, quindi, all'ente erogatore di rimodulare la rata di beneficio, così che la donna ha percepito indebitamente, nel periodo dal mese di luglio 2019 a gennaio di quest'anno, venticinque mensilità per un totale di 11.577 euro. L'indagata, difesa dall'avvocato Antonio Ceccani, entro il termine di venti giorni, ha la facoltà di presentare memorie, produrre documenti, depositare documentazione relativa ad investigazioni del difensore, chiedere al pm il compimento di atti di indagini, nonché presentarsi per rilasciare dichiarazioni ovvero chiedere di essere sottoposta a interrogatorio. Sono diversi i cittadini ciociari che ingiustamente, dall'inizio dell'erogazione del sussidio, hanno percepito il reddito, ma che sono stati scoperti e denunciati dalle forze dell'ordine.