Maltrattata dal marito per dieci anni, trova la forza di reagire solo per un caso fortuito. Aggredita dal marito in strada, nel centro di Frosinone, scorge una volante della polizia e chiede aiuto. E da lì, confidenza dopo confidenza, si apre con gli agenti e denuncia il marito. Dando il la non solo al procedimento penale, ma anche alla causa per ottenere la separazione.

È quanto ha raccontato una donna di Frosinone in tribunale dove l'ex marito è sotto processo davanti al collegio per maltrattamenti aggravati e lesioni aggravate. Durante l'udienza la donna ha ripercorso i momenti più duri della convivenza con il marito. Una vita all'apparenza normale, con tre figli, che, però, - ha riferito lei ai giudici - è stata rovinata dall'alcol. Quando l'uomo alzava troppo il gomito cominciavano le vessazioni. E quando le è stato chiesto perché non si è ribellata prima, la donna ha spiegato che non ne aveva la forza. Era sicura che il marito l'amasse, anche se quando beveva finiva con l'essere troppo aggressivo.

Tutto fin quando, per puro caso, durante un litigio in strada, lo scorso luglio, non si è trovata a passare una volante della polizia. I due erano in strada nel momento in cui l'uomo, preso da un eccesso di gelosia, pretendeva di controllare il telefonino della donna. Il marito forse temeva che lei avesse una relazione. Fatto sta che, in quella circostanza l'uomo l'aveva scaraventa a terra.

La moglie, però, si era accorta che poco distante c'era una volante della polizia. Così ha richiamato gli agenti che si sono avvicinati. E da allora ha iniziato a raccontare la sua storia. Sposata per circa 18 anni con figli, alla fine ha detto basta. Ha denunciato il marito, che ora è difeso dagli avvocati Filiberto Abbate e Nicola Ottaviani, e ha avviato le pratiche per la separazione. Infatti, nelle more del procedimento penale, è andata avanti anche la causa di separazione per la quale si è in attesa della fissazione dell'udienza. Il processo, invece, andrà avanti a settembre con l'audizione di altri testimoni portati dall'accusa.