Primi rinvii a giudizio per l'operazione Amnèsia. In dodici sono finiti davanti al gup del tribunale di Frosinone. Le strade, però, si sono divise: in quattro hanno scelto il rinvio a giudizio e sono finiti a processo all'udienza del 5 luglio davanti al giudice monocratico Fiammetta Palmieri. Si tratta di Haxgire Thomaraj, 26 anni, di Frosinone, Carlo Palombi, 46 anni, di Castro dei Volsci, Giuseppe Sardelli, 32 anni, di Pontecorvo, ed Elisa Olivo, 62 anni, di Patrica. Gli altri, per la maggior parte albanesi, ma non solo, tra i quali Albi Aliu 32 anni, residente a Ferentino, Altin Prendi, residente a Frosinone, Dik Tafa, residente a Frosinone, Angelo Coppotelli 69 anni di Ferentino, e Antonello Zappatore 30 anni residente a Ceccano il 7 ottobre ci sarà il rito abbreviato.
Per alcuni condizionati all'audizione, fatta la scorsa volta, dell'imprenditore di Pofi dal quale è partita l'operazione. Messa alla prova per chi ha risarcito il danno. Nel collegio difensivo gli avvocati Christian Alviani, Marta Campoli, Marco Maietta, Paolo Pulciani, Luigi Tozzi e Giampiero Vellucci. L'inchiesta, conclusa a giugno del 2020, ha interessato le province di Frosinone, Napoli e Roma tra giugno 2017 e luglio 2019. La droga acquistata secondo le accuse era confezionata in dosi e piazzata per un giro d'affari stimato di 300.000 euro e un volume di stupefacente movimentato di 25 chili.
L'operazione "Amnèsia", dal nome di una droga, è partita dalla denuncia di un imprenditore di Pofi per usura. I carabinieri, non avendo avuto riscontri, hanno capito che qualcosa non quadrava e che la denuncia non era veritiera e nascondeva ben altro. Finché il denunciante non ha confessato di essere coinvolto in un giro di spaccio di sostanze stupefacenti -.per recuperare i debiti che interessava le province di Frosinone, Napoli e Roma. Da lì è partita l'attività investigativa con osservazioni, pedinamenti, condotti spesso di notte, e intercettazioni.