A dare l'allarme è stato un passante che ha notato un corpo riverso lungo una strada impervia a pochi metri dal bosco Vandra, in territorio di Rocca d'Evandro. Inutili i soccorsi per Antonio Spada, 43 anni di Cassino, trovato a pochi metri dal bosco, ormai senza vita.
Quando il suo corpo è stato individuato e l'assenza di parametri vitali ha fatto presagire il peggio, l'arrivo dei carabinieri di Sessa Aurunca e dei soccorsi è stato repentino. Ma per lui, purtroppo, non c'era già più nulla da fare. Resta il giallo sulle cause della morte.

La scoperta
Con molta probabilità il corpo era lì da diverse ore.
Poi quel rinvenimento furtivo da un passante, forse impegnato nella ricerca di asparagi. La vista del corpo, la speranza che fosse ancora vivo. Pochi minuti che hanno fatto la differenza. Il ritrovamento è avvenuto in aperta campagna, nella zona adiacente al bosco Vandra, a un passo da Cassino, ma in territorio di Rocca d'Evandro.

Non è ancora chiaro cosa abbia determinato il decesso del giovane cassinate, anche se si propende per un malore fatale. Ecco perché per fugare ogni dubbio la procura di Cassino ha disposto l'autopsia che servirà a chiarire la natura del malore.
Esame che verrà eseguito nel pomeriggio di oggi, dopo il conferimento dell'incarico al medico legale Manciochi.
I rilievi sono affidati ai carabinieri della Compgania di Sessa Aurunca competenti per territorio che dovranno ricostruire le ultime ore di vita del quarantatreenne. Ore utili a capire chi abbia incontrato e cosa abbia fatto prima di essere strappato all'affetto dei suoi familiari dal malore che non gli ha lasciato scampo. Forte il cordoglio in città.