Aggredisce un uomo ad Atina, gli ruba il telefonino e fugge. Poco dopo, però, viene individuato e arrestato a Casalvieri dai carabinieri. Tutto è iniziato nella tarda serata di martedì quando alla centrale operativa di Sora è giunta una richiesta di soccorso. Al telefono un uomo di 41 anni residente ad Alvito che ha raccontato di essere stato aggredito e rapinato del telefono cellulare da un uomo, di cui ha fornito un'accurata descrizione. In quel momento l'uomo si trovava ad Atina, nell'abitazione di un cittadino al quale aveva chiesto aiuto dopo aver subito la rapina. Ai carabinieri ha riferito che intorno alle 20, in via Villa Orrea, stava per riprendere la sua auto, una Bmw, quando sulla vettura aveva notato qualcosa di apparentemente danneggiato.
Si era avvicinato e aveva preso il cellulare per fare luce e osservare meglio cosa fosse successo.
A quel punto era stato aggredito alle spalle da un uomo e, dopo una breve colluttazione, rapinato del telefonino.
Poi era riuscito a fuggire e, appena si era sentito al sicuro, aveva chiesto aiuto in una casa lì vicino per chiamare il 112. La centrale operativa dei carabinieri di Sora ha subito allertato la stazione di Casalvieri. I militari si sono recati sul posto e hanno raccolto la testimonianza del malcapitato, il quale ha descritto con precisione il suo aggressore. I carabinieri hanno capito che poteva trattarsi di un cinquantacinquenne di Casalvieri già noto alle forze dell'ordine. Quindi si sono subito diretti a casa di quest'ultimo.
Qui lo hanno avvicinato in sicurezza e perquisito, rinvenendo il telefono cellulare rapinato. A quel punto lo hanno portato in caserma dove hanno redatto gli atti.
La vittima è stata portata al pronto soccorso dell'ospedale di Sora, dove i medici hanno constatato le contusioni e le lesioni subite durante la colluttazione e gli hanno prescritto una prognosi di dieci giorni. Il rapinatore, dopo le formalità di rito e le foto segnaletiche, è stato arrestato e trattenuto nelle celle di sicurezza della Compagnia dei carabinieri di Sora perché gravemente indiziato del danneggiamento dell'autovettura e della rapina. Il telefono cellulare, del valore di circa 800 euro, è stato restituito al proprietario.
Ieri mattina sono stati depositati gli atti al pubblico ministero inquirente della Procura della Repubblica di Cassino che ha richiesto e ottenuto la convalida dell'arresto.