Palazzine Ater, Sanità, progetti futuri. Abbiamo fatto il punto con il consigliere comunale delegato Rocco Carnevale.

Disagi in un appartamento di una palazzina Ater in via Facchini. Interventi?
«Per quanto riguarda la perdita in questione conosco benissimo la situazione. Nella giornata di ieri ho incontrato i responsabili dell'Ater. Nell'occasione ho chiesto di poter intervenire tempestivamente, perché lì vive una signora anziana, invalida e le condizioni igienico sanitarie dell'appartamento sono al limite così come sono evidenti i danni causati dalla falla all'impianto idraulico dell'appartamento del piano superiore. Ho a cuore la situazione di questa famiglia e farò il possibile per risolvere questa incresciosa situazione. Stiamo lavorando come amministrazione per recuperare appartamenti che sono stati abbandonati dagli utenti che li abitavano o che sono defunti e non hanno eredi legittimi che possano risiedervi. Con i vertici dell'Ater cercheremo di lavorare in sinergia per migliorare le condizioni strutturali di numerosi alloggi presenti nella nostra città».

A Sora verrà istituita, nuovamente, una commissione sanità?
«L'istituzione o meno di una commissione speciale, com'è quella sulla sanità, ancora non è stata valutata da parte dell'amministrazione. Certo è che sulla sanità ci saranno numerose novità che riguarderanno il nostro ospedale dato che è prevista una riorganizzazione dell'intera sanità provinciale con l'istituzione delle case di comunità».

Quali i suoi passi futuri?
«Il mio obiettivo principale sarà quello di migliorare la vita dei cittadini che vivono nei quartieri popolari e nelle periferie, dato che, purtroppo, sono stati letteralmente lasciati nel dimenticatoio da parte delle amministrazioni passate. Mi batterò affinché si inizi ad investire, così come si sta facendo, mi riferisco al rifacimento della strada Compre alte, in queste zone degradate, partendo dal progetto "Sora città pulita" ideato dal sindaco e che puntualmente stiamo portando avanti con l'amministrazione tutta, grazie soprattutto ai percettori del reddito di cittadinanza e dei dipendenti comunali che li gestiscono e coordinano».