Il Comune di Anagni è moroso nei confronti di Acea per cifre importanti e nomina l'avvocato per evitare la bancarotta. Con delibera n. 47 del 24 febbraio scorso, assente l'assessore al bilancio Giuseppe de Luca, la giunta comunale ha dato mandato agli uffici per nominare un legale tramite il quale resistere alle richieste di Acea che sollecita il pagamento di bollette idriche inevase ormai da anni.
Tra le cifre più consistenti da pagare, quelle relative alle utenze idriche dei convitti Regina Margherita e Principe di Piemonte (in totale 605.128,48 euro). Per l'utenza del primo l'amministrazione provinciale avrebbe assicurato il proprio intervento, mentre per il convitto Principe di Piemonte, con utenza in viale Giacomo Matteotti, Acea insiste con "atto di diffida e messa in mora" per euro 485.838,67. Una cifra, se non prevista, in grado di mettere in seria difficoltà il bilancio dell'ente.
Pare che i responsabili del convitto Principe di Piemonte accamperebbero diritti in base ad accordi ormai datati, in base ai quali la fornitura idrica sarebbe in carico al Comune. E neppure per l'altro convitto, quello originariamente femminile, le cose filerebbero lisce. Gli uffici comunali non brillano da tempo per la conservazione di atti e documenti, ed in assenza di "memorie storiche" in grado di ribaltare le pretese di terzi, i cittadini si vedrebbero depauperati delle enormi cifre richieste. Cifre, naturalmente, che gli impiegati dei settori specifici dovrebbero conoscere da tempo.
Assurdo, infatti, che un ente si veda recapitare bollette con cadenza periodica a fronte di obblighi inesistenti e che nessuno muova un dito per sistemare la situazione. Il convitto Principe di Piemonte avrebbe potuto usufruire di privilegi a far data nei primi anni del secolo scorso, venuti meno a seguito dei successivi cambi di gestione e soprattutto della gestione Acea. Per il convitto Regina Margherita stessa situazione, anche se gli speciali accordi stipulati negli anni novanta a seguito della cessione temporale degli spazi dove venne realizzato il parco (l'assessore competente era Mario Casatelli), potrebbero prevedere a favore del convitto la fornitura dell'acqua e addirittura del combustibile necessario al funzionamento dell'impianto di riscaldamento.