Entro l'estate riprenderanno gli scavi nel teatro romano di Ferentino da riportare interamente alla luce. Un'opera di straordinaria importanza, del II secolo d.C., un lavoro che deve essere completato costi quel che costi a vantaggio dell'arte e delle cose belle. In realtà il progetto ha ottenuto un finanziamento del Ministero dei beni culturali per un milione e mezzo di euro, dopo la visita a Ferentino del ministro Franceschini nel 2018, proprio per ammirare quel capolavoro che da anni versava in abbandono in via Antiche Terme, in un'area della città ricca di monumenti.

Il Comune ha ultimato il primo step dei lavori con l'abbattimento dei fabbricati in vicolo Odeo, adesso toccherà alla Soprintendenza competente fare il resto. Come annunciato dal sindaco Antonio Pompeo qualche sera fa, durante la sua diretta social, entro l'estate i lavori proseguiranno. Se lo augurano i cittadini che per anni hanno sentito parlare di interventi nel teatro romano, ma prima del 2021 mai concretizzati.

«La demolizione dei fabbricati esalta sempre di più la straordinaria bellezza del sito archeologico», rese noto il primo cittadino che monitora la situazione. E' auspicabile che l'interruzione duri il meno possibile, per far sì che l'opera venga completata nei tempi previsti (2023). Lo ha annunciato l'architetto Paolo Culla, direttore dei lavori, durante il suo intervento in occasione della manifestazione di settembre nel teatro dopo ben 1600 anni, con la presenza dell'attrice Giuliana De Sio, ossia che nel 2023 il cantiere si chiuderà e regalerà l'ulteriore "tesoro" alla città d'arte.

Un progetto ambizioso che riqualificherà lo storico teatro romano risalente all'epoca imperiale (traianea o adrianea). Il sito archeologico venne scoperto nel 1923 dall'archeologo Alfonso Bartoli. Misura 12 metri di altezza e 54 metri di diametro. Le strutture sono in parte a cielo aperto e in parte inglobate nelle abitazioni che invadono la gradinata. Sono in vista la cavea e parte della scena degli attori. Durante i recenti scavi sono affiorati dal sottosuolo altri resti della scena.