Ha spinto il padre a terra e lo ha colpito con calci e pugni. Un'aggressione scaturita, stando alle accuse, per essere stato sgridato dopo aver urtato la macchina del genitore ed essere andato via senza riferire l'accaduto. Quello però, sempre stando a quanto ricostruito, non sarebbe stato il primo episodio.
Per lui, un quarantatreenne di Anagni, è stata disposta l'applicazione provvisoria di misura di sicurezza, con l'accusa di lesioni aggravate. L'uomo è difeso dall'avvocato Antonio Ceccani.

La ricostruzione
È stato costretto a denunciare il figlio violento. Si è presentato in caserma e ha raccontato che il figlio, il giorno prima, lo aveva spinto e colpito con calci e pugni, tanto da dover fare ricorso alle cure dei dottori in ospedale. Stando a quanto riferito, il genitore aveva ripreso il quarantatreenne perché aveva urtato la macchina nel cortile dell'abitazione ed era andato via senza avvisare.

L'uomo si sarebbe così scagliato contro il padre. Lo avrebbe fatto cadere e lo avrebbe colpito con calci e pugni anche sul volto. L'anziano è stato soccorso per le cure del caso. L'episodio, avvenuto lo scorso anno, non sarebbe stato il primo. Il genitore, infatti, ha sostenuto che in altre occasioni sarebbe stato aggredito. Aggressioni confermate anche dalla madre del quarantatreenne. Nei confronti dell'anagnino, dunque, l'applica zione di misura di sicurezza. È accusato di lesioni aggravate.