«Se non mi dai 30 euro spacco tutto!» avrebbe urlato entrando nell'ufficio di un'assicurazione di Cassino. Per poi afferrare un monitor per far arretrare il dipendente dell'attività. Ma con uno stratagemma la vittima è riuscita a far arrivare la polizia che ha arrestato F.G., quarantenne di Cassino.

La ricostruzione
Secondo una prima ricostruzione dei fatti il quarantenne avrebbe preteso la consegna di trenta euro assumendo un atteggiamento violento e minaccioso. Pugni sul tavolo e minacce (poco velate) pure alla famiglia, come poi denunciato dalla vittima. Il quarantenne della città martire avrebbe cercato - è emerso a seguito del recente episodio - più volte piccole somme all'assicuratore. Almeno due gli episodi descritti: sempre 20 o 30 euro le somme chieste dall'indagato. Ma nei giorni scorsi la situazione sarebbe "sfuggita di mano".

Nessuna violenza fisica ma un tono a dir poco minaccioso per ottenere quei soldi forse utili ad acquistare dosi di droga. Questa volta, però, la situazione sarebbe stata più pesante: quella mano in tasca nel giubbotto avrebbe indotto la vittima a pensare che fosse armato. Così l'assicuratore con un messaggio inviato al fratello è riuscito a far attivare immediatamente la polizia del Commissariato di Cassino, giunta sul posto in tempi record. Gli agenti coordinati dal vice questore Salerno hanno arrestato il quarantenne, già noto per resistenza a pubblico ufficiale e stalking, finito quindi ai domiciliari.

Assistito dall'avvocato Elisabetta Nardone è stato sottoposto a udienza di convalida. Il dottor Marcopido ha convalidato la misura relativa all'episodio più recente (non tenendo conto dei precedenti) e ha concesso al quarantenne l'unica possibilità di lasciare l'abitazione per frequentare il Sert. Indagini in corso per ricostruire con esattezza l'accaduto.