Aveva presentato una denuncia nei confronti di un uomo che le avrebbe usato violenza, facendo così aprire un procedimento a carico del cinquantenne.
Procedimento archiviato, ma non senza grane per l'operaio finito in procura per difendersi da un'accusa terribile. Ora la stessa ragazza dovrà difendersi dall'accusa di calunnia: il pm Marra ha chiesto nei suoi confronti il processo. La violenza denunciata dalla studentessa del Cassinate, allora poco più che ventenne, risale a quattro anni fa.

La ragazza conosce su Facebook un uomo con oltre il doppio dei suoi anni e iniziano a scriversi. L'incontro avverrà una sola volta, la stessa in cui secondo la giovane lui l'avrebbe violentata in aperta campagna.
Ma quando l'uomo, difeso dagli avvocati Sandro Salera e Paolo Marandola, si vede recapitare l'avviso di conclusione delle indagini capisce di essere stato messo ingiustamente nei guai. E si difende.

Chiede di essere ascoltato, presenta memorie difensive a cui allega le tante chat con la studentessa. Frasi in cui difficilmente sarebbe stato possibile pensare a uno stupro: conversazioni chiare anche per la procura. Che archivia nei confronti dell'operaio ma che va anche oltre. Il pm ha infatti chiesto ora il processo per calunnia nei confronti della studentessa che adesso, il 19 aprile, dovrà comparire davanti al giudice per le udienze preliminari e fornire sostanziali spiegazioni. Pena un rinvio a giudizio e l'apertura di un processo a suo carico.